Sesta settimana consecutiva di picchiata. Il presidente Fiaso, Migliore: "In questo momento è irrilevante tra patogeni respiratori"

Ricoveri Covid ancora in discesa: -35% nell’ultima settimana. La rilevazione della rete sentinella della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere) disegna una curva dei ricoveri ormai in picchiata nelle ultime sei settimane. Questa volta il dato più evidente è il -43% che arriva dai ricoverati “per Covid”, ovvero coloro che occupano posti letto nei reparti di malattia infettiva o di medicina con sindromi respiratorie e polmonari da riferire all’infezione da Sars Cov-2. Per i ricoveri “con Covid”, ovvero coloro che sono in ospedale per altre cause ma sono risultati positivi al coronavirus, la percentuale di riduzione è stata del 29% e rappresentano il 63% dei pazienti Covid negli ospedali. L’età media è di 78 anni e nel 92% dei casi si tratta di soggetti che presentano anche altre patologie.

Calano anche i ricoverati in terapia intensiva

In calo del 25% anche i ricoveri Covid nelle terapie intensive, con un 55% in meno dei pazienti “per Covid” in rianimazione. Si tratta in termini assoluti di poche unità per ospedale e qui il profilo è quello di soggetti con età media di 68 anni e altre patologie. Dopo il crollo registrato la scorsa settimana (-75%) resta stabile e di poche unità il dato che arriva dagli ospedali pediatrici e dai reparti di pediatria degli ospedali sentinella monitorati dalla Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. Non ci sono bambini in terapia intensiva e i ricoveri sono esclusivamente nella fascia di età tra 0-4 anni “per Covid”. “Il trend in discesa si mantiene, il Covid in questo momento è abbastanza irrilevante tra i patogeni respiratori che circolano nella popolazione. Resta prevalente l’influenza ma anche qui gli indicatori sono in discesa e si sta allentando anche la morsa sugli ospedali”, spiega il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.

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