Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria, commenta i dati di IQAir che vedono Milano tra le città peggiori al mondo per qualità dell'aria
Sempre più alto l’allarme smog a Milano. Secondo i dati di IQAir del 19 febbraio il capoluogo lombardo è la città più inquinata del mondo (con 179 US AQI) davanti persino alle metropoli cinesi, indiane e pakistane solitamente in vetta alla speciale classifica.
E questa emergenza si fa sentire in particolar modo sui bambini, i più colpiti dall’inquinamento. “Un bambino esposto ai danni da inquinamento rischia di sviluppare problematiche soprattutto di tipo respiratorio e portarsele dietro anche in età adulta”, ha spiegato a LaPresse Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria, commentando i dati di IQAir .
“C’è una forte associazione tra inquinamento e problemi di salute. Molti degli effetti nocivi degli inquinanti atmosferici – aggiunge la pediatra – sono dovuti a un eccesso di radicali liberi dell’ossigeno che sono in grado di danneggiare la struttura cellulare, soprattutto a livello respiratorio, e possono portare ad effetti a lungo termine anche nell’età adulta come una broncopneumopatia cronica ostruttiva”. Insomma l’esposizione allo smog nei bambini può produrre “effetti tanto acuti quanto cronici“.
I bambini “sono più a rischio perché sono esposti agli inquinanti in maniera maggiore rispetto agli adulti poiché hanno una maggiore frequenza respiratoria – spiega Staiano – una maggiore predisposizione a respirare con la bocca, bypassando così il filtro protettivo rappresentato dal naso”.
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