Il disagio legato alle feste natalizie. Tra stress, ansia e solitudine, ecco come affrontare il malessere delle festività

A Natale siamo tutti più buoni: tutti tranne il Grinch, il personaggio uscito dalla penna dello scrittore americano il Dr Seuss, pseudonimo di Theodor Seuss Geisel e poi protagonista di film, serie Tv, cartoni animati. Burbero, misantropo, cinico e con “un cuore di due taglie più piccolo”, il Grinch, rappresentato spesso come una creatura ricoperta di pelo verde, detesta tutto ciò che è collegato al Natale e alla sua magia, tanto da volerlo “rubare” e boicottare.

Cos’è la ‘sindrome del Grinch’

Una vera e propria “allergia” a luci intermittenti, canti, addobbi, vischio – e, soprattutto, regali e riunioni tra parenti, amici, colleghi – che può mascherare ansia sociale, stress, depressione, senso di solitudine e che è in realtà comune a molte persone: si parla allora di “sindrome del Grinch”, non una vera e propria malattia ma una serie di disturbi dell’umore correlati alle feste. Alla Sindrome del Grinch è dedicata la scheda di Dottoremaeveroche, il sito della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, nato per rispondere alle domande di cittadini sulla propria salute e sfatare le fake news più virali. I dottori antibufale danno, dunque, la caccia al Grinch, per comprendere le sue motivazioni e per allontanare il suo pessimo umore: le connessioni sociali, infatti, secondo l’Oms, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, diabete, demenza, depressione, ansia, e hanno un effetto positivo sulla longevità. Non esiste una malattia ufficiale: l’espressione “sindrome del Grinch” si è affermata per indicare un insieme di malesseri, disagi che alcune persone avvertono all’avvicinarsi del Natale. Chi si sente affine al Grinch prova realmente sentimenti complessi da gestire, legati alle attività tradizionali di questo periodo. Si può provare ansia e stress per l’organizzazione degli eventi sociali, per preoccupazioni economiche e stanchezza; si acuisce la nostalgia, o anche la depressione, in contrasto con l’atmosfera di festa; si può sentire il bisogno di stare soli proprio quando è più difficile farlo. Ciò che è reale, invece, è una patologia cardiaca che prende il nome dal Grinch: è la tachicardia posturale ortostatica, causata dalle ridotte dimensioni del cuore. E in effetti il Grinch “ha il cuore di due taglie più piccole”.

Utile la valutazione di un medico

A ogni modo, se il disagio incide negativamente sullo stile di vita e comporta sintomi che coinvolgono la salute, è necessario parlarne con il proprio medico per valutare lo stato di salute ed eventualmente la necessità di un sostegno psicologico. Le persone che evitano o faticano a coltivare le relazioni “hanno un rischio di morte prematura del trenta per cento più alto, paragonabile a rischi molto più riconosciuti come fumo, alcol eccessivo o obesità”. I cosiddetti deficit relazionali, infatti, possono causare stress cronico e alterare la normale fisiologia di diversi organi; questa compromissione è negativa per la longevità e la buona salute da anziani.

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