Il materiale sperimentato a San Pietroburgo si smacchia usando poche gocce di biossido di titanio
Gli scienziati di San Pietroburgo hanno sviluppato tessuti che possono autopulirsi. Basta usare poche gocce di biossido di titanio e questi materiali riescono a smacchiarsi se esposti alla pioggia o al sole. Un’invenzione che potrebbe in futuro consentire di ridurre e di molto l’uso delle lavatrici. Il segreto sta in un rivestimento speciale composto da “pigmenti di interferenza”, fatti da ossidi di titanio, ferro, stagno, nichel, alluminio, cromo e altri metalli. Questi pigmenti hanno la capacità di distruggere lo sporco organico e non organico se esposti al sole o lavati con la pioggia. “Ha qualità fotocatalitiche”, ha spiegato Natalia Dashchenko, Professore Associato del Dipartimento di Tecnologie Chimiche dell’Università Statale di Tecnologie Industriali e Design di San Pietroburgo. “In altre parole hanno la capacità di distruggere lo sporco organico quando esposto ai raggi ultravioletti”, ha precisato. I pigmenti vengono applicati a uno strato adesivo di tessuto che trattiene le nanoparticelle e consente loro di essere lavate con acqua e la struttura dello strato adesivo dipende dal tessuto stesso. Il rivestimento può essere applicato a tessuti di qualsiasi composizione. Gli sviluppatori del progetto ritengono che il tessuto autopulente sarà particolarmente utile nella produzione di abbigliamento sportivo, tovaglie, tappezzeria e interni di automobili. E la sua introduzione nel settore non sarà costosa. Secondo gli sviluppatori, l’elaborazione costerà circa 80 rubli (1,08 dollari) per metro quadrato di tessuto.
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