La dirigente aveva emanato una controversa circolare indicando regole stringenti a carico di studenti e famiglie

Marcia indietro della preside del liceo classico e linguistico Gioberti di Torino, Miriam Pescatore, che pochi giorni fa aveva vietato le lezioni da remoto ai propri studenti in luoghi diversi rispetto alla propria casa. In una nota esplicativa diffusa dal liceo, infatti, spiega di aver “ritenuto doveroso richiamare le famiglie ad un’assunzione consapevole di responsabilità”, visto che la normativa impedisce di frequentare luoghi diversi dall’abitazione. La dirigente scolastica prosegue precisando di sapere che le proteste contro la didattica a distanza sono state autorizzate dalle forze dell’ordine ma, ribadisce, “rimane l’aspetto critico dell’assunzione di responsabilità”. Una scelta, quella della Preside, dettata dall’ondata di polemiche seguita alla prima circolare, da parte delle famiglie e degli studenti e con qualche imbarazzo anche da parte delle autorità cittadine.  Tanto che la dirigente scolastica ha sentito la necessità di precisare nella comunicazione diffusa in queste ore un auspicio che certamente condivide con i suoi studenti, quello “per una ripresa celere delle attività didattiche in presenza”, condividendo “il disagio degli studenti derivante dalla fruizione di una didattica che, nella situazione di emergenza sanitaria attuale, costituisce l’unica opportunità, ma evidentemente non è equiparabile alla didattica in aula con compagni e insegnanti presenti”. Una polemica però che on sembra doversi sopire, il tam tam scolastico chiama a raccolta per la giornbata di domani davanti al Liceo Gioberti, per una manifestazione di dissenso, stavolta non solo riguardo alla DAD ma anche contro l’amministrazione della scuola e le scelte di forma e di sostanza compiute dalla Preside

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