È il giorno della seconda prova scritta degli esami di Maturità 2023 per 536.008 studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, che alle 8.30 conosceranno i contenuti delle ‘buste’. La seconda prova, a differenza del tema di italiano, è diversa in base all’indirizzo di studi: Latino al Classico, Matematica per i licei scientifici, Economia aziendale per gli istituti tecnici, progettazione di impianti e costruzioni per l’indirizzo Geometra; disegno e organizzazione industriale per gli indirizzi di meccanica; tecniche di navigazione e costruzione di un mezzo per gli istituti di trasporti e logistica. Gli studenti dei licei artistici avranno tre giorni di tempo per finire l’elaborato e potranno lavorarci per 6 ore al giorno (consegna lunedì 26 giugno); gli studenti del liceo musicale e coreutico, che potranno concludere il progetto in due giorni.
È un brano di Seneca dal titolo ‘Chi è saggio non segue il volgo’ quello scelto per la seconda prova scritta dell’esame di stato per i licei classici. Il brano, secondo quanto riporta Skuola.net, è tratto da ‘Lettere morali a Lucilio’. Gli studenti hanno a disposizione 6 ore per svolgere la prova. Oltre alla tradizione, ai ragazzi viene chiesta l’analisi linguistica e stilistica del brano.
I problemi di matematica al liceo scientifico riguardano lo studio di una funzione sono il contenuto della seconda prova scritta dell’esame di Stato. Secondo quanto riporta Skuola.net, non risultano elementi che rimandano alla vita quotidiana, cosa che invece caratterizzò le tracce di matematica invece negli ultimi anni prima del Covid. I ragazzi dei licei scientifici hanno a disposizione 6 ore di tempo per risolvere il problema che è stato scelto dal Ministero dell’Istruzione e del merito come seconda prova scritta dell’esame di Maturità.
L’ultima volta che ai maturandi fu proposto un brano di Seneca era il 2017. Il brano, anche in quel caso tratto dalle Epistulae morale ad Lucilium, era la sedicesima lettera dedicata al valore della filosofia. Lucio Anneo Seneca, come segnala il portale Skuola.net, è al primo posto nella ‘classifica’ degli autori più proposti alla Maturità dal dopoguerra a oggi: con 16 “apparizioni” eguaglia infatti Cicerone, assente dal 2009. Nell’ultimo esame di Stato pre-pandemia era stato proposto un brano di Tacito.
Paure, ansie, timori, la preoccupazione di trovarsi di fronte quesiti, progetti, funzioni e versioni difficili da tradurre, da interpretare, da analizzare. E il tempo che sembra scorrere veloce. Si fanno forza l’un l’altro sui canali Telegram dedicati alla Maturità 2023. “Spero che esca la breakeven analysis come punto a scelta”, scrive una studentessa. “Io spero che non esca nulla”, risponde un altro ragazzo.”Io non ricordo niente e in classe mia stiamo messi uno peggio dell’altro”, dice uno studente. Poi il suono della campanella e l’arrivo dal Ministero dell’Istruzione della chiave telematica per aprire le buste. “Sto messo male male male – commenta un ragazzo di fronte alla prova di Economia aziendale – Voglio piangere”. Gli smartphone sarebbero dovuti rimanere fuori, eppure le chat sono ancora attive. Al punto che una ragazza della Toscana scrive: “Dopo che saranno mandate tutte le foto delle seconde tracce, nessuno scriva nulla, se non le soluzioni. Diversamente ci beccano”. “Qui i prof continuano a girare tra i banchi – dice un altro studente – Ci hanno fatto lasciare i telefoni in una scatola di cartone, ma siamo riusciti a tenerne un paio”.