Lo si legge nella relazione annuale del Garante per la privacy, Pasquale Stanzione

Sempre più diffusa tra i giovani italiani l’intelligenza artificiale: secondo il Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, il popolare software ‘ChatGpt’ sarebbe stato utilizzato da due studenti su tre nella preparazione dell’esame di maturità 2024. “Circa il 65% dei ragazzi utilizza oggi l’intelligenza artificiale per svolgere i compiti; due studenti su tre avrebbero preparato l’esame di Maturità ricorrendo a ‘Chat Gpt’ che peraltro, a quanto pare, non sarebbe riuscita a tradurre correttamente il Minosse, o Della legge, attribuito a Platone. L’intelligenza artificiale è riuscita persino ad arricchire, con effetti visivi e sonori straordinari, la Turandot rappresentata alla Scala”, si legge in un passaggio della Relazione 2023 del Garante, illustrata mercoledì alla Camera. 

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