In occasione della “Giornata della Trasparenza” dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) nella sede di Via Ippolito Nievo un gruppo di studenti universitari, appartenenti alla organizzazione “Cambiare rotta“, ha indetto un flash mob di protesta “per ricordare che il diritto allo studio e ricerca non si tagliano e che servono soldi all’università per la stabilizzazione dei precari e per un piano di investimenti nella direzione opposta ai tagli della Finanziaria 2025.
La ministra Bernini ha approvato un taglio al Fondo di finanziamento ordinario per le università che ammonta ad almeno 500 milioni di euro, e un aumento della “quota premiale” di finanziamenti forniti agli atenei in base alla loro competitività. “A stabilire gli atenei che sopravvivono e quelli che soccombono è l’ANVUR – proseguono gli studenti – che si occuperà di individuare i corsi, i dipartimenti, gli stessi atenei che dovranno essere investiti dai tagli maggiori. Sappiamo già cosa accadrà: solo in Sapienza si parla già di singoli corsi eliminati, interi corsi di studio accorpati e rimodulati, sempre in nome di una sostenibilità finanziaria che uccide la didattica e la ricerca. Tutti gli atenei saranno coinvolti”.
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