Milano, 23 giu. (LaPresse) – Dalle stanze di un hotel di Milano a quelle della questura. E’ finita con un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate la notte brava di Marco Mazzanti, ex concorrente del ‘Grande fratello 9’, e della sua ex fidanzata Lea Veggetti. Verso le 4.30 l’ex gieffino voleva far salire nella sua stanza dell’hotel Due Giardini di via Benedetto Marcello l’ex compagna, sprovvista di documenti. Ma quando il portinaio, un filippino 52enne, si è rifiutato, i due, sotto effetto di alcol, sono andati in escandescenza e hanno iniziato a inveire contro di lui con epiteti razzisti, motivo per cui sono stati anche denunciati per ingiuria aggravata a sfondo razziale.

La lite ha svegliato un’ospite dell’hotel, di 34 anni, che è uscita dalla sua stanza per chiedere di abbassare la voce: per tutta risposta Mazzanti e la Veggetti hanno iniziato a insultare anche lei. Il bello della casa più spiata di Cinecittà l’ha addirittura presa per un braccio e spinta a forza nella sua camera. Nemmeno l’arrivo della polizia è riuscita a fermarli, visto che la Veggetti si è scagliata contro gli agenti a suon di schiaffi e morsi alle braccia. Mazzanti è stato invece immobilizzato da quattro poliziotti dopo che aveva cercato di colpirne uno con una testata.

“Voi date ragione a questo extracomunitario di merda – hanno gridato i due ai poliziotti – tenetevi questa Italia di merda, piena di extracomunitari di merda”. La Veggetti si è anche spacciata per “una famosa giornalista”, minacciando di far finire la storia su tutti i giornali. I due sono stati quindi accompagnati in questura e saranno giudicati domani per direttissima, mentre due agenti sono stati medicati all’ospedale Niguarda di Milano.

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