Roma, 1 set. (LaPresse) – La leggenda del grande inquisitore inaugura il viaggio dentro l’anima russa del teatro Franco Parenti a Roma. Si tratta del noto racconto di Ivan Karamazov, all’interno del grande romanzo ‘I fratelli Karamazov’, che rappresenta il vertice del pensiero teologico- filosofico di Dostoevskij. A portarlo in scena Remo Girone, interprete sensibile e inquieto della parabola di Cristo che nel Millecinquecento torna sulla terra, a Siviglia, dove il Grande Inquisitore sta consegnando al rogo centinaia di eretici. Lo spettacolo andrà in scena il 12-13-14 settembre. A precedere la prima serata una lectio magistralis di Massimo Cacciari dal titolo ‘Dostoevskij e la questione della libertà’. Il filosofo si intratterrà su una serie incalzante di interrogativi che riguardano la libertà dell’uomo di fronte al bene e al male, la redenzione dal peccato, la felicità, il ruolo della filosofia e della religione. La vicenda è nota: il vecchio e potente ministro della Chiesa pronuncia contro il Messia un fortissimo atto d’accusa, rimproverandogli di aver voluto portare la libertà a un popolo che è incapace di usufruirne: “L’umanità va gestita come un gregge e noi questo lo sappiamo fare e tu non puoi disturbare questo nostro progetto. La tua possibilità l’hai avuta ora tocca a noi”, sostiene l’Inquisitore.

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