Venezia, 2 set. (LaPresse/AP) – La scena più memorabile nel nuovo film di Roman Polanski ‘Carnage’ si deve alla bravura del premio Oscar Kate Winslet. Basta chiedere ai suoi figli. La Winslet dice infatti che loro non hanno ancora dimenticato il giorno in cui le è capitato di vomitare sul set. “I miei figli sono venuti sul set proprio quel giorno, e ora sono così contenta che fossero lì perché da allora non hanno più parlato di altro. E’ stato pazzesco”. Kate Winslet lo ha dichiarato durante la conferenza stampa di ieri per l’anteprima mondiale dell’ultimo film di Polanski in concorso al Festival del cinema di Venezia.
Tratto dalla commedia di Yasmina Reza, ‘The God of Carnage’, il film è una sorta di ‘Il signore delle mosche’, dedicato ad un pubblico maturo, in grado di cogliere che le buone intenzioni dei personaggi nascondono in realtà il loro lato oscuro.
Il film è comunque ricco di satira e di momenti comici creati dalla bravura degli interpreti: Kate Winslet e Christoph Waltz nei panni di una coppia di coniugi, Nancy e Alan, a fianco di un’altra coppia formata da Jodie Foster e John C. Reilly, Penelope e Michael nel film.
Le due coppie di genitori si incontrano per cercare di risolvere i problemi nati da un litigio avvenuto tra i figli al parco giochi, e durante il quale uno dei ragazzi è rimasto con le labbra gonfie e i denti rotti. I genitori si sforzano di mantenere durante l’incontro un’apparente calma sebbene non si trovino d’accordo sul fatto che il figlio di Nancy e Alan fosse armato di un bastone. Ma la rigida affermazione di Penelope sul presunto disinteresse dei genitori verso il comportamento prepotente del figlio diventa insostenibile per lo stomaco di Nancy (la Winslet).
A questo punto scatta la scena del vomito della Winslet, e non solo quella. “Mentre Kate è stata quella che ha vomitato, siamo stati Jody ed io a dover pulire il vomito, un’esperienza davvero disgustosa”, ha commentato Reilly.
La presenza di tutto il cast stellare e l’entusiasmo per il lavoro del regista ha fatto passare in secondo piano l’assenza di Polanski, che ha saltato la prima. “Se Roman Polanski ti invita a partecipare ad un suo progetto, è impossibile dirgli di no” ha detto la Winslet. “Avevo visto la pièce teatrale a New York, e me ne ero subito innamorata. Mi sono sentita davvero fortunata quando sono stata chiamata”.
I movimenti di Polanski sono limitati da un mandato dell’Interpol in vigore in 188 paesi che richiedono l’estradizione verso gli Stati Uniti per scontare la condanna per aver fatto sesso con una 13enne nel 1977. Attualmente il regista si muove liberamente tra la Svizzera, che ha rifiutato di estradarlo, e la Francia, che ha la politica di non estradare i suoi cittadini.
‘Carnage’ è ambientato a Brooklyn, ma è stato girato in un teatro di posa nei pressi di Parigi e ha avuto una lavorazione di oltre sei settimane. Tutto si svolge all’interno di un appartamento, costruito così da permettere agli attori di muoversi senza soluzione di continuità nello spazio. Le scene in esterna sono quelle dei ragazzi che si azzuffano in un parco sulle rive di un fiume e riescono a lasciare agli spettatori un retrogusto dolceamaro.
“L’uso degli spazi scenici era in realtà – spiega Waltz – una questione molto importante, di precisione, di limite, di dettaglio minimale. Ma questa è la forza di Roman. La precisione, il dettaglio, l’esattezza. Il suo modo distintivo, direi ‘microscopico’ di lavorare”.
Roman Polanski ha preparato gli attori come se dovessero provare a teatro, li ha fatti imparare a memoria la sceneggiatura intera e poi solo dopo li ha ‘buttati’ sul set. “Mentre il girato risulta del tutto fedele al testo – sostiene la Winslet – il tono e il ritmo sono stati totalmente differenti, creando l’effetto di una pièce unica nel suo genere.
“Il tutto è stato girato seguendo l’ordine della storia, dall’inizio alla fine, e io non credo – ha concluso Kate Winslet – che nessuno di noi attori abbia mai sperimentato prima, in un film, una cosa del genere”.
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