Cernobbio (Como), 27 ott. (LaPresse) – Expo ha raggiunto una intesa con la Singularity University, l’ateneo della Nasa, un centro di eccellenza dello sviluppo delle nuove tecnologie. Lo ha annunciato Simone Crolla, consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, attualmente a New York per una serie di incontri istituzionali, raggiunto telefonicamente da LaPresse. “Grazie a questa collaborazione – ha spiegato – saranno sviluppate le tecnologie all’avanguardia che saranno impiegate durante l’Expo” per rendere più facile l’accesso al sito espositivo, come quelle che permettono di saltare le code grazie ai biglietti digitali recapitati direttamente sugli smartphone.
Anche se gli Stati Uniti non hanno ancora ufficialmente aderito a Expo 2015, “ci sono già aziende statunitensi – ha detto Crolla – che hanno manifestato il loro interesse. Prima tra tutte Cisco che ha contribuito in gran parte a finanziare il padiglione dell’Expo di Shangahi. Anche Dupont, molto attenta ai temi della sostenibilità che sono al centro di Expo, ha già indicato di voler partecipare e tra le big dell’alimentazione, segnali positivi sono arrivati da Cargil”.
Da parte dello staff di Expo spa e dall’amministratore delegato della società Giuseppe Sala ci sono state richieste di collaborazione all’American Chamber of Commerce “per conoscere i responsabili italiani delle grandi aziende del settore food, come Kraft e Coca Cola e per andare poi a incontarre i Ceo di questi gruppi negli stati Uniti e sviluppare con loro una collaborazione”.
“Gli Stati Uniti al momento sono solo osservatori – ha precisato Crolla – ma, da quanto mi è stato spiegato, aspettano ad aderire ufficialmente ad Expo perchè sono in attesa di conoscere quale sarà l’esito delle elezioni del novembre 2012. L’amministrazione attuale tende a non prendere un impegno che dovrà portare avanti quella successiva”. Il padiglione americano tradizionalmente non viene finanziato con soldi pubblici e non è previsto nessun finanziamento stanziato dal Congresso. “Per costruire il padiglione – ha proseguito – devono quindi trovare aziende interessate a finanziarlo e solo a questo punto ratificheranno la loro adesione. E’ stato così anche a Shanghai”.
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