Roma, 26 ott. (LaPresse) – Ad aprire la sesta edizione del Festival internazionale del Film di Roma (27 ottobre – 4 novembre 2011) all’Auditorium Parco della Musica è stato il primo film della Selezione ufficiale – Fuori concorso, ‘The Lady’ di Luc Besson, con Michelle Yeoh e David Thewlis. “Usate la vostra libertà per promuovere la nostra!”. Con questa frase dell’attivista premio Nobel per la pace 1991, Aung San Suu Kyi, termina il film della durata di 127 minuti che il regista francese ha dedicato alla lotta per la libertà del popolo birmano che la leader Aung San Suu Kyi sta conducendo da più di venti anni. Il film è dedicato alla lotta non violenta per la democrazia attraverso la resistenza passiva. Besson ha realizzato questo film per il popolo e per continuare a tenere alta l’attenzione su Aung San Suu Kyi, altrimenti “sarà difficile che il regime allenti la pressione di lei e passeranno altri vent’anni senza che nulla cambi”, ha spiegato il regista francese. “La strada è lunga ma alla fine mi auguro che lei diventerà il primo ministro del suo paese”. Quando, durante le riprese, Aung San Suu Kyi è stata liberata, il regista racconta di aver visto alla televisione una scena del tutto simile a quella che aveva appena girato, in cui lei si affaccia finalmente, oltre la recinzione che delimita il suo giardino, per salutare i suoi sostenitori. “Ma in realtà – continua il regista – il suo partito è sciolto, non può fare riunioni e quindi il film conta ancora qualcosa”. I riflettori non devono spegnersi sulla sua lotta. “Qualsiasi attenzione possa ricevere Aung San Suu Kyi va benissimo, anche un Oscar”, ha aggiunto Luc Besson. Quando l’attrice Michelle Yeoh ha portato la sceneggiatura al regista, “ho pianto – ha raccontato Besson – e ho deciso di cancellare tutti i miei impegni per 18 mesi e le ho detto che avevo trovato il regista. Dovevo fare questo film, è stato un istinto animalesco”.
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