Kinshasa (Congo), 28 nov. (LaPresse/AP) – Si sono aperte alle 6 di questa mattina le urne per le elezioni presidenziali e legislative in Congo. Le operazioni di voto chiuderanno alle 17. Rimane alta la tensione nel Paese, dove negli ultimi giorni sono scoppiati scontri che hanno provocato la morte di almeno quattro persone. I candidati dell’opposizione avevano chiesto che le elezioni fossero posticipate a causa dei ritardi nella consegna dei materiali di voto. All’apertura delle urne questa mattina, infatti, molti seggi non potevano ancora funzionare perché sprovvisti di inchiostro.
Nonostante le violenze, ieri il vicepresidente della Commissione elettorale nazionale indipendente, Jacques Ndjoli, ha invitato “la popolazione a recarsi al voto con calma”. Gli scontri si sono verificati all’aeroporto della capitale, dove molti sostenitori politici si sono recati per accogliere il proprio candidato. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni e sparato con proiettili veri sulla folla. Il bilancio delle vittime potrebbe essere anche più alto di quello ufficiale. Secondo il principale candidato dell’opposizione, Etienne Tshisekedi, infatti, i morti sarebbero almeno 10 e i feriti 68. Tre vittime, spiega senza dare altri dettagli, sono membri del suo ufficio e sono stati uccisi dalla polizia. Nella serata di ieri, però, Godefroid Mayobo, membro di un partito alleato con il presidente Joseph Kabila, ha sostenuto che i suoi sostenitori sono stati attaccati da quelli di Tshisekedi.
Ieri gli osservatori dell’Unione europea hanno criticato l’atteggiamento della polizia, definendo “l’operazione condotta all’aeroporto di Kinshasa contro il convoglio di un candidato alle presidenziali, e gli arresti, come una seria infrazione del diritto di propaganda e del principio di eguaglianza che deve prevalere”. Le violenze scoppiate sabato hanno spinto le autorità a impedire i raduni politici prima del voto. La missione dell’Ue si è anche detta “dispiaciuta che gli ultimi giorni di campagna elettorale siano stati rovinati da molti incidenti e scontri violenti che sono costati vite umane, specialmente a Kinshasa. La missione deplora la gestione caotica e improvvisata degli ultimi incontri politici di molti candidati alle presidenziali da parte delle autorità di Kinshasa che hanno limitato la libertà di opinione, assemblea e dimostrazione”.
Anche i gruppi per i diritti umani hanno espresso timore per l’atmosfera di violenza e odio cresciuta in vista delle elezioni. Il problema, come sottolinea l’opposizione, è stato però anche il ritardo nella consegna dei materiali necessari al voto, dopo che almeno 33 degli 80 aerei che trasportavano i materiali nelle varie provincie non sono riusciti ad atterrare a causa del maltempo.