Pechino (Cina), 21 dic. (LaPresse/AP) – L’attore statunitense Christian Bale dovrebbe sentirsi in imbarazzo per aver tentato di incontrare un dissidente cinese mentre si trovava nel Paese per presentare il film ‘The flowers of war’. È quanto sostiene Liu Weimin, portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, in riferimento alla visita fallita dell’attore all’attivista cieco Chen Guangcheng. Bale è stato fermato venerdì scorso da alcune guardie, mentre cercava di incontrare Chen, agli arresti domiciliari. Secondo Liu, l’attore è stato invitato dal regista Zhang Yimou per la prima del film, “e non per inventarsi notizie o girare video in un certo villaggio”.
Il portavoce stava rispondendo a una domanda su quanto accaduto venerdì, evento riportato dai media grazie alle riprese di un operatore della Cnn, che ha appunto filmato il diverbio tra Bale e le guardie di sicurezza. Quando gli è stato chiesto se la pubblicità negativa al governo cinese sia stata una fonte di imbarazzo, Liu ha appunto detto che dovrebbe essere Bale a sentirsi imbarazzato, e non Pechino. Il film ‘The flowers of war’ di Yimou racconta la storia del massacro di Nanchino, commesso dall’esercito giapponese nel 1937.
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