Verona, 1 mar. (LaPresse) – Germano Mosconi, giornalista, ex caporedattore di Telenuovo e direttore del Nuovo Veronese, è morto questa notte. Lo annuncia il Gruppo Telenuovo in una nota.

Nato a San Bonifacio l’11 novembre 1932, Mosconi aveva lavorato per anni nella redazione sportiva dell’Arena e poi negli anni ’80 era stato il protagonista della grande ascesa di Telenuovo e del Nuovo Veronese seguendo per le testate del gruppo gli anni d’oro dell’Hellas Verona, dalla vittoria dello scudetto alla Coppa dei Campioni. Nel 2005 era stato anche responsabile delle relazioni esterne del Verona. Negli ultimi anni aveva fatto l’opinionista su TeleArena per le partite di Chievo e Verona. Lascia la moglie Elsa e la figlia Margherita.

Mosconi era uno dei volti televisivi più noti del nord-est degli anni ’80 e ’90, noto per la pacatezza e l’aplomb davanti alle telecamere. Tuttavia la sua notorietà, suo malgrado, ha travalicato il nord-est e i confini italiani quando nel 2004 una fonte ignota ha pubblicato su Youtube dei fuorionda di vecchie registrazioni del telegiornale, in cui Mosconi usava un linguaggio colorito di fronte alle interruzioni che causavano lo stop delle riprese. La spontanea comicità del video, data dall’uso di bestemmie creative ed espressioni in veneto, ha portato ad una diffusione ampissima del video e a decine di altri montaggi, ridoppiaggi, forum, fan page. Un’attenzione che Mosconi aveva tutt’altro che apprezzato: aveva infatti sporto denuncia verso gli anonimi che avevano diffuso il video.

“Lo hanno messo alla berlina su un segreto che ciascuno di noi nasconde – ha raccontato nel 2006 a Panorama il giornalista di Raisport Lorenzo Roata, che aveva lavorato a fianco di Mosconi – specialmente in Veneto, dove la bestemmia è un intercalare comune. Per farlo arrabbiare i tecnici gli organizzavano un sacco di scherzi, come incollargli i fogli sui quali leggeva le notizie o sbattere le porte mentre registrava. Montate in quel modo, sembrano le immagini di un uomo che ha passato la vita a imprecare”.

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