Los Angeles (California, Usa), 6 mar. (LaPresse/AP) – Mentre ‘Desperate Housewives’ sul set va verso la chiusura definitiva all’ottava stagione, fuori dal set e in tribunale è guerra aperta. Nicollette Sheridan, l’attrice che nella serie aveva il ruolo della perfida Edie Britt, accusa l’autore Marc Cherry di licenziamento senza giusta causa. Il suo personaggio, nato come ruolo ricorrente nella prima serie, l’ha portata a un Golden Globe nel 2005 come miglior attrice non protagonista, prima di venire ‘ucciso’ nella quinta stagione nel 2009. Secondo la sua Sheridan, a settembre 2008 l’autore l’ha colpita con uno schiaffo che l’ha lasciata stordita e umiliata, e che la morte del suo personaggio è stato in conseguenza dello scontro.
Il creatore di ‘Desperate Housewives’ ha un’altra versione dei fatti: davanti ai giurati ieri ha affermato di aver toccato amichevolmente la testa dell’attrice per darle un’indicazione artistica e che riteneva di avere il permesso di farlo, pur riconoscendo che l’incidente ha dato luogo a una situazione di tensione e imbarazzo con un’attrice che riteneva intelligente e spiritosa. Cherry inoltre sostiene di aver avuto il permesso di uccidere il personaggio dell’attrice nella sceneggiatura ben prima dell’incidente.
Una decisione accettata dalla Abc, che produce la serie, dopo che i dirigenti del network hanno valutato che non fosse stato dolo nel suo comportamento, nonostante né lui né la Sheridan siano mai stati interrogati sulla loro disputa. Cherry ha testimoniato inoltre di aver detto alle dive della serie Eva Longoria e Felicity Huffman dell’intenzione di uccidere il personaggio di Edie Britt mesi prima di averlo detto alla Sheridan, e che le due attrici erano “sollevate” dalla notizia.
Gran parte della testimonianza di Cherry corrobora la versione dei fatti della Sheridan, anche se l’attrice ha detto ai giurati di non aver mai dato il permesso al creatore dello show di toccarla e tanto meno di colpirla in modo che a suo dire l’ha lasciata intontita. L’incidente è avvenuto sul set mentre i due discutevano sulle battute di una scena che secondo l’attrice non erano abbastanza da commedia. “Non avevo bisogno del permesso, il permesso era sottinteso” ha affermato Cherry, spiegando che voleva che nella scena l’attrice avesse dell’interazione fisica con il ‘marito’ della serie e che è quindi “ricorso alla dimostrazione per spiegare il mio punto di vista”. Nella scena, la Sheridan colpisce il marito con un giornale e gli fa il solletico, ma non lo colpisce alla testa. Cherry ha rifiutato l’ipotesi di aver colpito duramente la Sheridan ed è preoccupato che la gente possa pensare che ha colpito una donna. Ha detto inoltre che ritiene la Sheridan un raro talento: una bella attrice che sa fare commedia.
La Sheridan in questa circostanza ha messo da parte il suo senso dell’umorismo: ha chiesto un risarcimento di 6 milioni di dollari e ha detto ai giurati che quanto successo “è stato umiliante, è stato degradante. È stato incomprensibile per me essere stata colpita dal mio capo”.
Per quanto riguarda la morte del personaggio, Cherry ha dichiarato di avere tre motivazioni per farlo: una creativa, una data dal taglio dei costi e in ultimo a causa delle lamentele sul comportamento della Sheridan, che tra le altre cose era spesso in ritardo, dimenticava le battute e si era comportata in modo brusco con un membro dello staff. Mark Baute, l’avvocato della Sheridan, ha osservato che il contratto dell’attrice è astato rinnovato pochi giorni dopo la riunione del maggio 2008 in cui Cherry afferma di aver avuto il permsso di licenziarla. Il rinnovo ha portato lo stipendio dell’attrice a 175mila dollari per episodio e a una piena condivisione dei profitti della serie. Inoltre Baute ha presentato anche il video di un’intervista prima dell’inizio della quinta serie, in cui Cherry affermava che lo show si sarebbe focalizzato sulle vite dei cinque personaggi interpretati da Teri Hatcher, Marcia Cross, Longoria, Huffman e Sheridan. Le altre quattro stelle dello show sono potenziali testimoni del processo.