Cannes, in gara oggi Matteo Garrone con ‘Reality’

Cannes (Francia), 18 mag. (LaPresse) – Terza giornata per il 65esimo festival di Cannes che vede la presentazione dell’unico italiano in gara, il regista Matteo Garrone con ‘Reality’, matinée e relativa conferenza stampa, mentre in serata ci sarà il red carpet per la proiezione delle 22.30. A seguire alle 16 sarà la volta di ‘Paradies: Liebe’ d’Ulrich Seidi, che esplora l’amore in versione ‘commerciale’. Nel pomeriggio verso le 18.45, retrospettiva per ‘Cannes Classics’ di Sergio Leone con ‘C’era una volta in America’, un omaggio al regista e produttore italiano che ha creato il genere spaghetti-western. Dopo sei lungometraggi il regista di ‘Gomorra’, Garrone, consacra con il suo ultimo lavoro ‘Reality’, uno stile, che fa eco al più saliente realismo italiano di cui Rossellini, De Sica e Visconti sono stati le più grandi firme.

Presentato a Cannes nel 2008, ‘Gomorra’ gli valse il gran premio della giuria per uno stile vicino al documentario con autentici frammenti di realtà che testimoniano la contemporanea società italiana in profonda crisi. E’ lo stesso Garrone, come riportato da una nota del festival, che conferma la radice neorealista dei sui film, dallo spirito critico ed estetico, alla tecnica di coniugare lunghi primi piani e rapidi montaggi che crea un effetto più moderno e caratterizza il personale tocco del regista, degno erede del movimento cinematografico di fine anni Quaranta e inizi Cinquanta.

Garrone in ‘Reality’ passa alla commedia, una satira sull’ossessione televisiva del reality tv. “Il reality show non è che un pretesto per fare un viaggio contemporaneo. E’ una favola sulla televisione”, precisa Garrone. Anche l’audio è in presa diretta, le riprese con telecamere a spalla dentro l’ambiente reale dei personaggi, che il regista cerca di rappresentare nel modo più veritiero possibile, attraverso la ricerca del dettaglio. A differenza di uno dei padri fondatori del neorealismo, Rossellini, che definiva il cinema come un modo per descrivere e fotografare la vita, per Garrone il cinema diventa uno degli elementi costitutivi della realtà: “Non è il cinema che si modella sulla realtà, ma è la realtà che si modella sulla pellicola”.