Cannes, (Francia) 26 mag. (LaPresse) – Denaro, potere e sottomissione, il cinema di Im Sang-Soo esplora temi ricorrenti. Con ‘Do-Nui mat’ (‘The taste of money’), il regista coreano torna al festival Cannes, due anni dopo ‘The housemaid’, prendendo in esame l’avidità. Uno dei mali, a parere del regista, più grandi del paese. “I coreani, siano ricchi o poveri, sono ossessionati dal denaro”, ha detto Sang-Soo. Nel film si racconta la storia di Young-Jak, segretario particolare della dirigente di un’importante industria coreana.

Molto rapidamente l’uomo diventa dipendente dal denaro e accetta le richieste più dubbie e immorali del suo datore di lavoro. Il denaro e la sua influenza sono al centro del lavoro di Im Sang-Soo, una minuziosa riflessione sui rapporti di dominio della società coreana. Per il cast, il regista ha scelto Youn Yuh-Jung e Baek Yoon-Sik, due grandi nomi del cinema coreano. A cui si affiancano anche due volti della giovane generazione di attori: Kim Kan-Woo, che interpreta il ruolo del segretario e Kim-Hyo Jin, nei panni della figlia della coppia, follemente innamorata dell’impiegato sottomesso.

Per il regista i suoi personaggi ricordano quelli di Shakespeare e di Balzac che si confrontano costantemente con un dilemma. Da un lato l’ascesa sociale veloce al prezzo della sottomissione, dall’altra la scelta coraggiosa dell’amore, a scapito di tutti i principi morali.

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