Milano, 17 lug. (LaPresse) – Nicole Minetti non si deve preoccupare troppo del suo avvenire: potrebbe avere un futuro in pubblicità come testimonial, soprattutto per la telefonia e la lingerie. E i creativi valutano la sua immagine attorno al milione di euro. Il dato è emerso dalla trasmissione ‘KlausCondicio’ di Klaus Davi, che ha dedicato una puntata alle possibili dimissioni della consigliera regionale lombarda.

Improbabile, dunque, che la bella Nicole rimanga disoccupata. Ne è convinto Marco Bussinello, guru di BRWFilmland, una delle case di produzione più grandi al mondo nel settore dell’advertising, che prefigura un suo prossimo utilizzo vincente nell’ambito di spot televisivi: “Al di là delle vicende di cronaca politica e di costume che la stanno coinvolgendo, credo che la signorina Minetti, volendo, possa benissimo avere un futuro anche nel mondo della pubblicità come efficace testimonial di alcune categorie di prodotti o servizi”, afferma Bussinello.

“Tuttavia – prosegue il presidente di BRW – in questi casi bisogna stare molto attenti quando si utilizzano personaggi discussi e molto visibili: sta ai creativi pubblicitari e ai produttori dei film trovare la chiave giusta per trovare un congruo mix tra notorietà e antipatia mettendole, con ironia e gusto, al servizio del prodotto che vogliono comunicare”.

Bussinello poi dà anche un suggerimento specifico alla Minetti: “Mi spiego meglio, la vedrei poco ‘adatta’ nei panni di mamma che dà le merendine ai suoi bimbi mentre, in veste di testimonial che promuove servizi di telefonia ‘all inclusive’ potrebbe, se ben diretta ironicamente sul set, giocare un ruolo efficace e rendersi anche simpatica al pubblico”.

Anche i creativi concordano. Cesare Casiraghi, geniale direttore creativo della CasiraghiGreco&, interpellato da Klaus Davi, è certo: “La Minetti in pubblicità si può usare in due modi. Se la buttiamo sul sexy, potrebbe essere un testimonial, forse un po’ scontato, ma interessante. Per una campagna di un brand di lingerie adesso la sua immagine potrebbe valere molto, anche un milione di euro in termini di ritorno. Oppure la si può utilizzare in modo opposto e più divertente, ad esempio come volto di una società di lavoro interinale”.

Anche Giampietro Vigorelli, storico direttore creativo di famose campagne internazionali, intervenuto nel corso della puntata, dà parere positivo con qualche riserva: “Diciamo che c’è spazio anche per Nicole Minetti. E’ stata abile a giocare le sue carte in politica e credo possa farlo anche in pubblicità, tuttavia durerebbe poco. Viviamo nel momento del ritorno alla politica seria e, quindi, anche dell’economia seria”.

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