Elton John: Non dovrei essere qui oggi

Washington (Usa), 24 lug. (LaPresse/AP) – “Oggi non dovrei essere qui”, ha detto Elton John durante la conferenza internazionale sull’Aids, che si è tenuta ieri a Washington. “Dovrei essere già morto dopo decenni di vita autodistruttiva”, ha detto John aggiungendo di essere però riconoscente verso tutte quelle persone, incluse le estranee, che gli hanno mostrato compassione e fiducia mentre lottava contro la tossicodipendenza e cercava di affermare la sua sessualità. Ha raccontato che ad oggi sono 22 anni che è sobrio e che ora ha un rapporto stabile con il compagno e un figlio. “Le persone affette da Aids – ha detto John parlando al pubblico – meritano lo stesso amore, compassione, rispetto e comprensione che ho ricevuto io quando ho toccato il fondo”.

“Dobbiamo sostituire la vergogno con l’amore. Dobbiamo sostituire lo stigma con la compassione. Nessuno dovrebbe essere lasciato solo”. Al termine della conferenza ha esortato la folla a porre fine all’odio, all’indiferrenza, all’omofobia e al pregiudizio contro i malati di Hiv. John, che ha fondato un’associazione per combattere questa malattia, ha sottolineato come la prevenzione, le cure, la ricerca clinica e un vaccino siano necessarie per mettere fine all’epidemia. “Tutto ciò sta portando più finanziamenti e più comprensione”. Per andare avanti, per portare avanti il messaggio sull’Aids, ci vuole una combinazione di talenti e abilità, conoscenze e tecniche.

Anche la comunicazione tramite i social media, ha sottolineato Elton John è fondamentale, anche se “io so cantante ma non so fare un ‘tweet'”. John si è soffermato a notare un incredibile cambiamento verso i matrimonio gay. “I punti di vista sulle relazioni omosessuali sono cambiati, soprattutto nelle comunità afro-americane anche grazie a rapper come Jay-Z, Franck Ocean”. Ha fatto un cenno di riconoscenza per le diverse cariche pubbliche che hanno mostrato sostengo ai matrimoni tra persone dello stesso sesso come il segretario di Stato Hillarty Rodham Clinton, il vice presidente Joe Biden, il presidente Barack Obama e l’ex segretario di Stato Colin Powell.