Los Angeles (California, Usa), 26 lug. (LaPresse/AP) – Un fotoreporter dovrà affrontare le accuse penali per aver inseguito a tutta velocità Justin Bieber a inizio di questo mese su una superstrada di Los Angeles. Si tratta del primo adempimento di una nuova legge dello stato della California stabilita al fine di reprimere inseguimenti sconsiderati delle celebrità dai paparazzi. Il procuratore ha presentato 4 infrazioni a carico di Paul Raef 30 anni, tra cui guida spericolata e guida spericolata con intento di catturare immagini di lucro, rifiuto a fermarsi alla richiesta della polizia e inseguimento ravvicinato.
Bieber è stato multato per eccesso di velocità e una volta fermato dagli agenti ha sottolineato di essere stato inseguito. Gli inseguimenti in auto dei paparazzi delle auto dei vip sono considerati molto pericolosi e rischiosi a Los Angeles. “E’ Hollywood. C’è un gran numero di celebrità e queste foto sono pagate un sacco di soldi”, ha detto l’avvocato Harland Braun che nei suoi casi si è trovato a respingere i fotografi che inseguono i suoi clienti più noti. “Purtroppo ci sono persone innocenti che rimangono coinvolte in questi inseguimenti. Questa legge è una buona cosa”.
Il caso del fotografo Raef risponde a tutti i criteri enunciati dalla nuova legge californiana, ma un altro avvocato di spicco, Douglas Mirell, ha invece sottolineato che la legge punisce in modo diverso la stampa dalle persone comuni. “Anche un fan potrebbe fare la stessa cosa per scorgere Bieber o per scattare una foto per il suo album privato e potrebbe quindi avere la stessa condotta in auto. Ma questo caso cadrebbe fuori dalla legge, perché non lo fa per scopi commerciali”, ha detto, precisando che i membri della stampa dovrebbero essere perseguiti allo stesso modo delle altre persone per guida spericolata ma non dovrebbero essere individuati come ‘più colpevoli’ di altri.
Il suv di Raef è stato visto viaggiare ad alta velocità sopra i limiti consentiti, mentre inseguiva la vettura di Bieber una Fisker Karma cromata, insieme ad altre 5 o 6 macchine. Le auto facevano manovre selvagge e imprudenti per stare al passo di Bieber che zigzagava tra le vetture guidando spericolatamente. Quando gli agenti, avvisati da un ex collega e consigliere comunale che ha assistito all’inseguimento, hanno ordinato di fermarsi, Bieber si è accostato mentre il paparazzo Raef si è allontanato.
Solo mezz’ora più tardi Bieber ha nuovamente chiamato il numero d’emergenza dicendo di essere ancora una volta inseguito dallo stesso Suv. Dalle indagini, partite dalla targa segnalata da Justin, gli agenti hanno individuato l’auto in un garage e il proprietario Paul Raef, citato in giudizio per il 9 agosto. Nel caso fosse giudicato colpevole, il paparazzo rischia fino a un anno di reclusione nel carcere della contea e 3.500 dollari di multa.