Londra (Regno Unito), 28 lug. (LaPresse) – Rolling Stones, Beatles, Clash, Sex Pistols, Who, Queen. E’ una colonna sonora da far ingolosire i palati di tutti gli amanti della musica quella scelta dal regista premio Oscar Danny Boyle per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra. Un viaggio enciclopedico attraverso le sonorità degli artisti britannici che hanno caratterizzato al meglio più di un secolo di storia e che hanno accompagnato, passo a passo, lo spettacolo straordinario dell’Olympic Stadium di Londra. Mentre quasi 500 ballerini formavano ora il simbolo della pace, tanto amato dai figli dei fiori negli anni ’70, ora lo ‘smile’, la faccina sorridente che spopolava negli anni ’80, precursore delle moderne ‘emoticon’, nello stadio risuonavano ‘Satisfaction’ dei Rolling Stones, ‘My generation’ degli Who, ‘She loves you’ dei Beatles, ‘Bohemian Rhapsody’ dei Queen, la voce del Duca Bianco, David Bowie, ‘Relax’ di Frankie goes to Hollywood, ‘Sweet dreams’ degli Eurythmics. E poi ancora i Prodigy, i Muse, Amy Winehouse, i Blur e i Sex Pistols, che grazie alla loro ‘Anarchy in the UK’ negli anni ’70 si erano conquistati il divieto di esibirsi proprio sul suolo britannico. A chiudere la cerimonia sir Paul McCartney con una travolgente versione di ‘Hey Jude’.

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