New York (New York, Usa), 7 set. (LaPresse/AP) – Si alza il sipario sulla fashion week di New York per le collezioni donna della primavera-estate 2013. Gli addetti ai lavori predicono con anticipo le tendenze che domineranno la stagione e gli abiti che vedremo nelle vetrine dei negozi e dei grandi magazzini nella bella stagione. Partono così le sfilate e le presentazioni delle case di moda più in voga d’America.
Max Azria con il suo brand Bcbg ha aperto le sfilate con una passerella che sembra essere un precoce indicatore di tendenze. I suoi outfit creano un bilanciamento tra tessuti morbidi e voluttuosi e materiali duri con fantasie grafiche. “E’ importante dare una forte impressione”, ha detto Azria. La sfilata deve avere una carica emozionale “deve avere sostanza come un grande spettacolo – ha aggiunto intervistato sulla passerella – non voglio che nessuno la dimentichi”.
Più di 100 anteprime sono segnate sul calendario per rivenditori ed editori nei prossimi otto giorni, prima che il mondo della moda si diriga verso Londra, e a seguire Milano e Parigi. Oltre all’hub, sede centrale della settimana della moda al Lincoln center, stilisti come Tommy Hilfiger, Donna Karan e Ralph Lauren hanno scelto altre location per le loro sfilate in modo da tenere in movimento la folla. “Ci si sente come se stessimo tornando a scuola. Sono felice che tutto questo abbia inizio a New York”, ha detto Joe Zee, direttore creativo della rivista Elle.
Zee, inoltre, auspica di vedere in passerelle delle autentiche novità e non più il color block. “Mi piace il look – ha spiegato – ma è una tendenza che ha stancato”. Lo stesso vale per il plateau delle scarpe. “So che alle donne piace ed è più comodo ma basta. Vorrei vedere idee nuove”.
Diane von Furstenberg, stilista e presidente del consiglio dei fashion designer d’America, si aspetta di vedere in passerella “leggerezza e felicità, come spero di aver fatto per la mia collezione”, aggiunge. La sfilata di Hilfiger si terrà domenica all’aperto all’High line, un parco urbano costruito su una vecchia linea merci con vista sul fiume Hudson, che lo stilista descrive come lo scenario ideale per i vestiti estivi. “Sono sempre molto emozionato per le mie sfilate, ma anche quando vedo le altre; c’è un’energia creativa in città in questo periodo dell’anno”.
Nella sfilata di Max Azria, per la sfilata Bcbg, sono protagonisti i contrasti: vestiti induriti da imbracature in cuoio che si ripresentano con pizzi e veli. Silhouette fluide, temprate dalle strutture rigide e dure della pelle, ma anche tessuti morbidi, drappeggianti, resi forti da grafismi in bianco e nero. Azria ha spiegato di voler catturare e riproporre il fascino della femme fatale fotografata da Helmut Newton.
Lo stilista Tadashi Shoji ha voluto, invece, cogliere e trasporre nei suoi outfit una moderna e pulita femminilità. Alcune delle sue creazioni sembrano candidasi al tappeto rosso, in particolare l’abito monospalla color grano in tulle, impreziosito da applicazioni floreali e pizzi con cui lo stilista ha chiuso la sfilata.
Shoji ha alternato ai colori della sabbia, delicati e femminili, le brillanti tonalità del blu, del rosso paprika e del verde. Un gioco di fantasie a colori che ricordano i preziosi vasi della dinastia dei Ming. Shoij ha infatti espresso in una nota la sua intenzione di riportare sui tessuti l’intaglio veneziano attraverso una moderna via della Seta.
Gli abiti proposti da Richard Chai ci portano in riva al mare con un’ampia gamma di blu. Chai predilige la sovrapposizione di strati leggeri. C’è un uso parsimonioso del color block, tipicamente estivo, ammorbidido da tessuti voluttuosi e linee sinuose rispetto al solite forme geometriche con cui è tradizionalmente usato il color block.
Shane Gabier e Chris Peters creano le ‘Creature del vento’, mise fluttuanti e dai colori brillanti, dal rosa al giallo, dal blu al verde. Abiti stampati, pantaloni skinny e gonne in jacquard, arricchiti di luminosità da un’esplosione di cristalli Swarovski. “Alcuni dettagli ispirati agli anni Sessanta – ha detto Gabier – creano elementi di riconoscimento per una vasta gamma di età e di taglie”.
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