Roma, 17 nov. (LaPresse) – Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Prospettive Italia, ‘Razzabastarda’, esordio alle regia di Alessandro Gassman, che ne è anche interprete, insieme a: Giovanni Anzaldo, Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Carolina Facchinetti, Matteo Taranto, la bellissima Madalina Ghenea e l’amichevole partecipazione di Michele Placido. La proiezione ufficiale sarà alle 20.30 in Salacinema Lotto, si replica alle 22 in Sala Petrassi e domani alle 9 al Cinema Barberini. “Abbiamo lavorato in estrema libertà, senza mai tirare il freno – dice il regista in conferenza stampa che è ingrassato di 12 chili per il suo ruolo – e ho scoperto che il film si accosta totalmente alla visione che avevo immaginato”.
‘Razzabastarda’ è un adattamento della piece teatrale ‘Cuba and His Teddy Bear’, che racconta “la storia toccante di un rapporto d’amore irrisolto tra un padre, spacciatore di eroina, ed un figlio tossicodipendente”. Alla domanda se il film sarebbe piaciuto a suo padre, Gassman, che per questo film si è ispirato a ‘L’odio’ di Mathieu Kassovitz e a ‘Kids’ di Larry Clark, risponde: “Credo che mio padre avrebbe amato questo film senza tanti orpelli, sul degrado presente in tutte le nostre grandi città”.
“Il viaggio del film – racconta il regista – risale a Broadway dove Robert De Niro scopre il testo originale. Il film parla il linguaggio della strada ed ha dimostrato in teatro, con il titolo ‘Roman e il suo cucciolo’, di poter colpire profondamente il pubblico con 280mila spettatori in tre anni di repliche”. L’adattamento cinematografico è stato curato da Vittorio Moroni e “dimostra che il mezzo filmico si adatta perfettamente a questa storia, entrando nelle pieghe più intime dei due protagonisti e raccontando il loro mondo così brutalmente attuale”.
Francesco Renga interpreta la canzone che fa parte della colonna sonora di Aldo e Pivio De Scalzi. “Impossibile non scriverla, su un film come questo – ha esordito il cantante – che è una tragedia ma anche una storia d’amore, e penso che Gassman sia un talento assoluto”.
Per quanto riguarda l’assonanza con Pier Paolo Pasolini del suo film, il neoregista lusingato non la ritiene volontaria (“Non c’era una mira in questo”), ma ha ricordato sorridente: “Ho debuttato diretto da mio padre in ‘Affabulazione’ di Pasolini: un trauma. Se fosse vivo ci regalerebbe film meravigliosi perché l’Italia sta cambiando”. ‘Razzabastarda’ è ambientato a Latina, dove “il degrado in alcuni luoghi è evidente” e presenta “un orizzonte basso – ha specificato il regista – quello che mi serviva”.
Roman è un immigrato rumeno giunto in Italia trent’anni fa. La sua esistenza non è riuscita a districarsi dai giri dello spaccio di cocaina e dagli ambienti della piccola delinquenza. Ma Roman ha un sogno a cui non è disposto a rinunciare per niente al mondo: dare a suo figlio Nicu, che ha allevato senza madre, un’esistenza diversa e migliore. Ma può davvero un ragazzo che ha respirato fin dal suo primo vagito quell’ambiente e quelle dinamiche desiderare di essere qualcosa di diverso? Alessandro Gassman ha esordito al cinema nel ’82 in ‘Di padre in figlio scritto’ nel ruolo di sé stesso, diretto e interpretato dal padre Vittorio. Divide la carriera tra teatro, tv e cinema, lavora con Bigas Luna e Mauro Bolognini, stringe un sodalizio artistico con Gianmarco Tognazzi, e partecipa a produzioni americane (‘Transporter Extreme’).
Gassman è anche attore e regista teatrale: ha diretto, tra gli altri, ‘Roman e il suo Cucciolo’ (adattamento italiano della pièce ‘Cuba and His Teddy Bear’), premio UBU 2010 come migliore spettacolo dell’anno e Premio Flaiano – Pegaso d’oro. Nel 2013 esordirà con il suo primo classico, il ‘Riccardo III’. Dal 2009 è direttore del Teatro Stabile del Veneto.
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