Sanremo (Imperia), 16 feb. (LaPresse) – Tsunami Elio e le Storie Tese. Non sono arrivati primi, superati da Marco Mengoni, e nemmeno quarti, che era il loro obiettivo dichiarato: il loro posto sul podio del 63esimo festival di Sanremo è il secondo, proprio come 17 anni fa, con ‘La terra dei cachi’.

Il gruppo capitanato da Stefano ‘Elio’ Belisari ha comunque fatto man bassa degli altri premi: a loro è andato il premio della critica ‘Mia Martini’, quello per il miglior arrangiamento assegnato dall’orchestra di Sanremo, e il premio della sala stampa Radio-tv-web ‘Lucio Dalla’. Per questa sera si sono esibiti in versione extralarge, indossando costumi che li facevano apparire oversize. “Sono sei ore che indossiamo questi vestiti. Siamo stanchi del premio della critica vogliamo il premio del complimento, dopo tanti anni di attività”, hanno commentato arrivati in sala stampa.

Come nella loro precedente incursione sanremese, i virtuosi del rock demenziale hanno segnato le loro esibizioni sul palco con gag memorabili ed esilaranti. Nell’esordio di mercoledì si sono presentati vestiti da chierichetti per cantare ‘Dannati forever’, giovedì hanno ripetuto la gag delle mani finte come nel 1996, hanno stupito durante Sanremo Story di venerdì facendo declamare alla pornostar Rocco Siffredi dei versi di Jacques Prévert e poi esibendosi con la cover di ‘Un bacio piccolissimo’ in versione ‘nana’, e infine stasera con l’impalcatura extralarge che ha richiesto, spiega Elio “Quattro ore di trucco, di strucco almeno un’ora e mezza”.

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