Torino, 18 feb. (LaPresse) – “Lo show inizia con la sua musica. La voce di Michael è ciò che guida realmente lo spettacolo. Ho l’opportunità di portare avanti l’eredità di Jackson, di prenderne tutta l’energia, tutto ciò che è stato e quello che sarebbe stato, e riversarlo in questa produzione”. Con queste parole Jamie King, il direttore artistico del ‘Mickael Jackson – The immortal world tour’ del Cirque du Soleil commenta il grandioso spettacolo che da domani per due serate sarà a Torino al Palaisozaki per poi toccare anche altre città italiane dopo aver letteralmente ‘sbancato’ in tutta Europa e nel resto del mondo. Lo show è un vero e proprio tributo a quello che è stato il re del pop, durante il quale gli acrobati del Cirque daranno il meglio per stupire lo spettatore, grazie anche a grandiose macchine di scena, costumi creati ad hoc ed effetti speciali. Lo spettacolo è scritto e diretto da Jamie King, che è stato il direttore dei concerti di Jako. Sul palcoscenico si alternano 49 ballerini internazionali, che si muoveranno sulle note di 35 successi del re del pop, durante i quali danza, acrobatica, discipline aeree si fonderanno insieme. Tra i brani più noti ‘Childhood’, ‘Thriller’ e ‘Beat It’. Con ‘Man in the mirror’ si chiude lo spettacolo. Il direttore musicale di questa opera d’arte è Greg Phillinganes che ha lavorato con l’artista per più di 20 anni e che quindi è riuscito a portare di nuovo in scena la vera essenza di uno dei più grandi e cantanti della storia, in grado di segnare un’epoca con il suo mitico moonwalk.

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