San Diego (California, Usa), 27 feb. (LaPresse/AP) – Gli Stone Temple Pilots hanno definitivamente chiuso con il loro cantante storico Scott Weiland. L’annuncio arriva da un secco comunicato composto da una sola frase, diramato dall’agente della band, Kymm Britton: “Stone Temple Pilots hanno annunciato di aver ufficialmente licenziato Scott Weiland”. Non sono state fornite altre informazioni e Associated Press non è riuscita a raggiungere Weiland per un commento.
Il gruppo grunge e alternative rock californiano, originario di San Diego, è stato fondato da Weiland e Robert De Leo nel 1990. Dopo aver firmato un contratto con la Atlantic Records, hanno raggiunto immediatamente il successo internazionale con il disco di esordio ‘Core’, contenente le hit ‘Plush’, ‘Sex Type Thing’ e ‘Creep’. Il secondo album del 1994, ‘Purple’, ha debuttato al numero uno delle classifiche americane, vendendo tre milioni di copie nei primi quattro mesi dalla pubblicazione. Sono seguiti ‘Tiny Music… Songs from the Vatican Gift Shop’ nel 1996 e ‘No. 4’ nel 1999. In parallelo al successo, Weiland ha avuto problemi legati agli stupefacenti sempre più gravi: la tossicodipendenza, oltre a farlo entrare e uscire dai centri di riabilitazione e a danneggiare l’attività dal vivo della band, lo hanno anche portato a gravi problemi con la giustizia per possesso di stupefacenti. I problemi di droga e con la giustizia hanno portato allo scioglimento della band nel 2001, anno del quinto disco ‘Shangri-La Dee Da’.
Weiland è poi entrato nel supergruppo dei Velvet Revolver insieme a Slash, Duff McKagan, Matt Sorum (tutti ex Guns’n’Roses) e Dave Kushner, da cui è uscito malamente nel 2008. Lo stesso anno si è riconciliato con gli altri membri degli Stone Temple Pilots. Insieme nel 2010 hanno rilasciato un ultimo disco eponimo, che ha debuttato raggiungendo subito al secondo posto nella classifica di Billboard. In questi ultimi anni sono anche tornati insieme sul palco per alcune performance negli Stati Uniti, ma il futuro appariva incerto. Oggi il comunicato: i tentativi per tornare a suonare insieme a quanto pare sono falliti.