Rio de Janeiro (Brasile), 9 nov. (LaPresse) – L’ennesima bravata all’estero di Justin Bieber gli sta portando qualche noia legale. Pochi giorni dopo essere stato sorpreso dagli scatti dei fotografi in Brasile mentre lasciava dei graffiti con una bomboletta spray sul muro dell’ex Hotel Nacionale a Rio de Janeiro, il cantante 19enne è stato ufficialmente accusato di vandalismo dalle autorità brasiliane. Infatti, nel paese sudamericano lasciare graffiti è un atto è illegale, e le fotografie dei paparazzi, pubblicate il 6 novembre dal quotidiano ‘O Globo’, hanno dato il via a tre giorni di indagini sono una prova pesante a suo carico. Secondo le autorità locali, la star canadese sarà multata “per aver contrassegnato o in altro modo profanato un edificio o monumento urbano”. Per il giudice ci vorranno fino a 30 giorni per esaminare tutte le prove raccolte e valutare la multa appropriata.
Non essendo mai da solo, Justin non ha fatto totalmente di test sua. Almeno, così suggerisce il suo team. Secondo il sito di E! News, la security di Bieber avrebbe detto all’autorità che il municipio di Rio gli aveva garantito il permesso di spruzzare vernice su un altro edificio, ma che le sue guardie non ritenevano il luogo abbastanza sicuro per lui, così il team aveva scelto un’altra posizione, presumendo che quel muro facesse parte di un edificio abbandonato.
Justin non fa alcuno sforzo per mantenere la questione privata, ed ha pubblicato sulla sua pagina di Instagram le foto della sua ultima espressione artistica. “Ogni luogo che ho firmato è stato approvato e non suggerisco a nessuno di taggare una proprietà privata” ha scritto in didascalia di una delle immagini in cui lo si vede all’opera. “Faccio ancora schifo, ma mi diverto a farlo” ha aggiunto serenamente, “Questa è la mia fuga”. Bieber si trovava in Brasile per il suo tour mondiale ‘Believe’ di supporto al suo ultimo album in studio. Qualsiasi sarà l’entità della multa, difficilmente scalfirà il suo conto in banca della star graffitara.
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