Roma, 10 feb. (LaPresse) – Il cantautore Simone Cristicchi è stato attaccato da insulti scritti sui muri del Teatro Vittoria a Roma. Frasi come “Cristicchi boia” e “No al revisionismo” sono apparse davanti all’ingresso del teatro dove Simone è in scena in questi giorni con uno spettacolo in memoria della seconda guerra mondiale. L’esterno del teatro, che si trova nel popolare quartiere di Testaccio, e il vicino ufficio postale sono stati imbrattati con scritte di vernice spray e l’affissione di volantini inneggianti ai partigiani jugoslavi contro il giorno del ricordo della tragedia delle Foibe e dell’esodo di 350mila italiani.

Il cantante è già stato preso di mira da forti contestazioni contro il suo spettacolo ‘Magazzino 18’, che racconta la storia delle migliaia di persone in fuga dalle violenze della Jugoslavia di Tito.

Oltre alle scritte apparse nella notte nel villaggio giuliano dalmata a Roma, alcuni vandali hanno imbrattato l’entrata del teatro che in questi giorni ospita lo spettacolo ‘Mio nonno è morto in guerra’.

“Non riesco a spiegarmi le ragioni che possano spingere degli individui a colpire un teatro, simbolo per antonomasia della libertà di espressione”. Così Viviana Toniolo, direttore artistico del Vittoria, esprime il suo sconcerto per la violenza del gesto in una nota diffusa dal Teatro con cui si dà notizia degli insulti rivolti al cantante. “Peraltro – ha aggiunto – Simone Cristicchi nei suoi spettacoli racconta storie di grande umanità legate alle vittime degli eccidi e non fa certo propaganda politica”. Sull’episodio indagano la questura e la Digos.

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