Los Angeles (California, Usa), 12 feb. (LaPresse) – Nella lettera di suicidio di Nancy Motes, trovata morta domenica scorsa, viene incolpata la sorellastra Julia Roberts. Delle cinque pagine lasciate dalla Motes, almeno tre sono piene di farneticazioni contro la sorella. “E’ stato sicuramente un suicidio: ha lasciato una lettera” ha detto una fonte al New York Daily News. In quasi tutto ciò che ha scritto, stando al racconto della fonte, Nancy addita l’attrice come responsabile per “averla spinta” al gesto estremo. “C’era una pagina – ha proseguito la fonte – dedicata alla mamma in cui le diceva di amarla e una pagina di scuse rivolte al suo fidanzato” John Dilbeck.
Nancy era figlia della stessa madre di Julia Roberts, Betty Lou, e di Michael Motes. E’ stata trovata senza vita dal fidanzato, immersa in una vasca da bagno colma d’acqua a casa di un amico a Los Angeles. Dalla dichiarazione della famiglia la morte di Nancy sembra essere stata causata da un’overdose di pillole. Ma il coroner sta ancora indagando sul decesso. Prima della sua morte Nancy ha pubblicato una serie di tweet in cui già attaccava la sua sorellastra famosa.
In alcuni post, rimossi dal social network, aveva scritto: “Bene, mia sorella ha detto che con tutti i suoi amici e fan non ha bisogno dell’amore di nessun altro. Così tutti voi sapete che ‘la fidanzata d’America’ è una p…”. In un altro tweet si leggeva: “Volete davvero essere fan di una persona così crudele?”. L’autopsia è stata completata ieri ma i risultati saranno resi noti solo una volta eseguiti i test tossicologici.
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