Nuova Zelanda vieta ai rapper Odd Future ingresso paese causa violenze

Wellington (Nuova Zelanda), 13 feb. (LaPresse/AP) – La Nuova Zelanda ha vietato ai rapper Odd Future di Los Angeles di entrare nel Paese. L’autorità per l’immigrazione oggi ha deciso che il cantante statunitense rappresenta una minaccia per l’ordine pubblico. La band avrebbe dovuto tenere un concerto all’aperto insieme a Eminem sabato a Auckland, ma il funzionario alle operazione di frontiera, Karen Urwin, ha detto che le autorità hanno deciso di negare i visti ai sei membri del gruppo dopo aver appreso dell’incidente a Boston nel 2011. In quell’occasione alcuni testimoni affermarono che i membri del gruppo avrebbero incitato i fan ad attaccare gli agenti di polizia. “Non è una decisione che prendiamo alla leggera e non accade spesso” ha aggiunto Urwin.

Uno dei rapper del gruppo Tyler ‘The Creator’ ha sfogato la sua frustrazione su Twitter: “Hanno detto che siamo una minaccia terroristica e siamo dannosi per la società” poi ha aggiunto: “Amo lo stesso la Nuova Zelanda”. I sei rapper avrebbero dovuto fermarsi in Nuova Zelanda solo per pochi giorni. Urwin ha detto che per la Nuova Zelanda è raro vietare ai musicisti l’ingresso nel paese. Poi ha spiegato che erroneamente alcune persone hanno attribuito ai testi della band il motivo per cui è stato disposto il divieto. “Se vietassimo l’ingresso a causa delle parolacce allora non avremmo molte persone in Nuova Zelanda” ha detto Karen.

In una dichiarazione l’ufficio immigrazione della Nuova Zelanda ha detto che gli “Odd Future sono stati considerati una potenziale minaccia per l’ordine e l’interesse pubblico per vari motivi tra questi gli incidenti che si sono verificati nelle loro performance passate in cui hanno incitato alla violenza”. Il paese non è nuovo a negare l’accesso in patria a stranieri, nel 2012 la Nuova Zelanda ha vietato all’ex campione dei pesi massimi, condannato per stupro, Mike Tyson, di fare ingresso nel paese a causa della sua storia criminale. L’anno scorso è stato fermato il musicista David Rovics per via dei suoi post sulla droga e per aver dato false informazioni ai funzionari dell’ufficio immigrazione del Canada.