Sanremo (Imperia), 19 feb. (LaPresse) – Apertura del Festival della canzone italiana, ma, almeno in avvio, non è la musica a farla da padrona. Su Sanremo si abbatte implacabile il ciclone Beppe Grillo che focalizza su di sé l’attenzione per quasi tutta la giornata. Non è in gara, non è ospite, non è presentatore, ma è lui oggi il protagonista del Festival di Sanremo. Per Grillo non è la prima volta all’Ariston, ma questa volta arriva nella cittadina ligure da leader politico e non più da comico, come quando aveva presentato o era stato ospite nel 1978, 1988 e 1989.
Da giorni lui stesso aveva annunciato la sua presenza: all’Ariston martedì, dentro e fuori. E da quel momento è partito il totoBeppe. Quanti biglietti? Per che fila? Cosa farà? Parlerà fuori? Interromperà in Festival? Lo staff del Festival non era preoccupato a riguardo perché “Grillo è un uomo di spettacolo, sa che non si può interrompere uno show”. E così, in effetti, è stato.
La ressa è tutta fuori dal teatro. Grillo arriva a Sanremo poco dopo le 19. Una veloce visita alla sede del Movimento 5 Stelle e poi dritto verso il teatro. Un lungo inseguimento di giornalisti, fotografi e operatori video per le strade di Sanremo.
Qualche attimo di tensione davanti all’Ariston quando Grillo e la sua sicurezza cercano di entrare da un punto del red carpet in cui non è presente il varco. Poi, arrivato sul tappeto rosso, il comizio: una lunga invettiva contro la Rai “responsabile del disastro del Paese”, contro Fabio Fazio che non è giornalista ma “progettista regista”, e poi ancora contro Renzi, Berlusconi, Verdini.
Terminato il comizio, Grillo entra all’Ariston accompagnato dal figlio Rocco: due biglietti pagati per dei posti centrali nella sala. Nessuna piazzata durante il Festival. Ci pensano due lavoratori del Consorzio del bacino di Napoli e Caserta a interrompere il Festival minacciando di buttarsi giù dalle impalcature della galleria dell’Ariston. Ma Fazio prende una loro lettera, la legge e la situazione rientra: i due vengono accompagnati in Questura per il riconoscimento.
Fra Fazio e Grillo, solo uno scambio di battute fuori onda durante un break pubblicitario. Dalla platea Beppe dice: “Appena siamo in onda arrivo”.
E Fazio: “Ti ci metti pure tu?”, ma poi aggiunge “Non puoi immaginare quanto mi fa piacere”, ma “ora fatemi fare il Festival, altrimenti faccio ‘Ballarò'”. Poco dopo le 22 Grillo si alza, continua un breve comizio al bar dell’Ariston e poi lascia il teatro scortato da poliziotti in borghese.
Da qua in poi il festival prosegue sereno tra canzoni e ospiti. In apertura l’omaggio di Ligabue con ‘Creuza de ma’ a Fabrizio De Andrè in occasione del suo compleanno: è la prima volta di Luciano sul palco dell’Ariston, tornerà sabato sera. Spicca fra tutte la 70enne più energica della tv italiana: Raffaella Carrà. In versione rock con pantaloni neri e giubbotto in pelle borchiato il caschetto nazionale balla, canta e si lancia anche in un duetto con Luciana Litizzetto. Sul palco anche Letitia Casta per un omaggio al varietà con Fazio e Litizzetto. Ultimo ospite Yusuf Cat Stevens con una emozionante esecuzione di ‘Father & son’ che guadagna la standing ovation della sala.
Sette gli artisti in gara questa sera, i ‘Campioni’, con due canzoni. Solo una passa alla fase finale che prende il via giovedì: Arisa con ‘Controvento’, Frankie Hi-Nrg con ‘Pedala’, Antonella Ruggiero con ‘Da lontano’, Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots con ‘Liberi o no’, Cristiano De Andrè con ‘Il cielo è vuoto’, Perturbazione con ‘L’unica’ e Giusy Ferreri con ‘Ti porto a cena con me’.
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