Dalle nostre inviate a Sanremo Chiara Troiano e Virginia Michetti
Sanremo (Imperia), 21 feb. (LaPresse) – Sono la rivelazione di Sanremo. I Pertubazione sono arrivati al festival come gli outsider tra i Campioni in gara, piazzandosi quarti nella classifica provvisoria. Il chitarrista Gigi Giancursi racconta a LaPresse come sta andando questa esperienza sanremese, a partire dal debutto di martedì sera, dove i Perturbazione hanno cantato ‘L’unica’ – la canzone che portano in finale, e che Giancursi spiega “Sicuramente ha in sé quella frizzantezza che serve, mi hanno detto che tutta la sala stampa era in piedi e ballava, è vero?” – e la canzone esclusa, ‘L’Italia vista dal bar’. E lo fa, non a caso, nel bar di fronte all’Ariston che per questa settimana è stato eletto a quartier generale del gruppo. Raccontando quello che il chitarrista definisce “uno di quegli imprevisti bellissimi che capitano nella vita”.
SANREMO UN IMPREVISTO BELLISSIMO. “Salire sul palco martedì sera è stato un momento di pura follia – racconta – avevamo tante cose da tenere sotto controllo per la prima volta all’Ariston, che non è proprio una passeggiata. Siamo entrati nei camerini per venire preparati proprio durante l’esibizione di Raffaella Carrà. I camerini erano ‘grondanti’ di persone, noi dovevamo passare con gli strumenti in mezzo a loro, non c’era fisicamente lo spazio. Perciò poi salire sul palco è stato un attimo liberatorio: finalmente intorno a noi c’era un sacco di spazio”.
“SE NON CI SEI TI RODE”. Forse per questo, il momento è stato “Emozionante sì, ma il giusto. Siamo riusciti a dare quello per cui avevamo provato e riprovato, suonare con naturalezza. E Tommaso (Cerasuolo, il cantante, ndr) è stato eccezionale”. I Perturbazione hanno provato più volte in questi anni a partecipare a Sanremo: “Come mi ha detto una volta Syria, che è una cara amica, il vero problema del festival è che quando non ci sei dentro ti rode. E’ stancante ma è così bello essere qua, e se l’anno prossimo non saremo al festival lo guarderò da casa con nostalgia”.
“NOI E LA NOTORIETA’: JERRY CALA’ SA CHE ESISTIAMO“. “Ho letto che, secondo la personale classifica di Jerry Calà, noi per lui siamo il terzo artista migliore del festival. Ci fa ridere che oggi Jerry Calà sappia che noi esistiamo”. Lo racconta ridendo Gigi Giancursi, chitarrista dei Perturbazione. Dopo vent’anni di gavetta, un’intensa attività live e una grande notorietà all’interno del circuito indipendente italiano, il sestetto torinese sta scoprendo, con un certo gusto, cosa significa la notorietà. E a proposito di incontri inaspettati, “Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Malgioglio che ci ha detto che siamo stati bravissimi, allora gli abbiamo proposto di scrivere un pezzo insieme, visto che è un grandissimo autore di canzoni”.
“UNA VOLTA GIOCAVAMO IN DIFESA, ORA CI GODIAMO LA PASSERELLA”. “Ci stiamo abituando ad avere una telecamera puntata addosso, mentre una volta giocavamo sempre in difesa. Sarà la saggezza dell’età”, dice il chitarrista. “Ci sarebbe da scrivere un libro solo su tutte le cose assurde che capitano e tutte le persone e i personaggi variopinti che si incontrano qui a Sanremo. Quel che ci salva ancora è che siamo in sei e non siamo ancora facilmente identificabili, quindi non ci riconoscono ancora tanto, specie quando camminiamo senza un pass”. Allo stesso tempo, “Il nostro management cerca di farci passare dalle vie secondarie, ma noi rispondiamo che è una vita che aspettiamo di essere riconosciuti, godiamoci la passerella”, ride.
I SOCIAL NETWORK. “A me piace vedere cosa succede sui social network – aggiunge ancora – adesso siamo sballottati e in questi giorni non ho tempo, ma vedo che arrivano in continuazione notifiche. Sarebbe molto bello godersele adesso, ma ci vorrebbe una vita parallela”. Anche se il loro nome si presta ancora a venire confuso con quello del gruppo di Francesco Sarcina, anche lui in gara quest’anno tra i Campioni.
“Succede ancora che ci chiamino ‘Le Perturbazioni’. Sarcina con Le Vibrazioni ci ha rovinato la piazza. Dovremo rendergli in qualche modo il favore: quando arriveranno a chiamare il suo gruppo I Vibrazione lo avremo fatto”.
SUL PALCO CON VIOLANTE PLACIDO E ANDREA MIRO’. Stasera i Perturbazione per il Sanremo Club canteranno ‘La donna cannone’ con Violante Placido, che fa parte della loro stessa etichetta, la Mescal. “La collaborazione è nata perché lei ha manifestato stima nei nostri confronti – racconta il chitarrista Gigi Giancursi – la stessa ragione per cui abbiamo come direttrice d’orchestra Andrea Mirò, e anche sul palco si vede la complicità che si è creata tra noi. Abbiamo imparato in questi anni che collaborare con persone con cui c’è stima reciproca, la si trasmette anche al di fuori”.
ON LINE IL VIDEO DI ‘L’UNICA’. E’ online da ieri il video di ‘L’unica’, la canzone con cui i Perturbazione si sono piazzati quarti nella classifica provvisoria al festival di Sanremo. Il video è stato girato due settimane fa con Jacopo Rondinelli, “che è anche il regista di ‘Buongiorno buonafortuna’ e ‘Mondotempesta’ – racconta il chitarrista Gigi Giancursi – con lui avevamo creato una bella squadra e così abbiamo continuato. Ha interpretato benissimo la canzone, dato che ‘L’Unica’ parla di più figure femminili, il nostro timore era che venisse trasformato in un messaggio ‘machista’. Invece lui è riuscito a coniugare le tante presenze femminili in modo efficace utilizzando un corpo di ballo”.
NUOVA EDIZIONE DI ‘MUSICA X’ CON I BRANI DI SANREMO. I due inediti sanremesi verranno riconfezionati in una nuova edizione di ‘Musica X’ il disco uscito nel 2013. “E’ una cosa che come ascoltatore di musica ho sempre detestato, ma sarebbe stato materialmente impossibile registrare un disco nuovo, anche se abbiamo materiale. Dal giorno dell’annuncio della nostra partecipazione ad oggi abbiamo dovuto dedicarci alle due canzoni, agli arrangiamenti orchestrali, alle prove. Però speriamo di fare un uovo disco presto, non vedo l’ora”.
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