New York, (New York, Usa), 2 giu. (LaPresse/AP) – Justin Bieber si scusa per le parole a sfondo razzista usate in un video di qualche anno fa mentre raccontava una barzelletta. In una dichiarazione trasmessa ieri all’Associated Press, Bieber ha detto che quando era un ragazzino non si rendeva conto di come certe espressioni potessero ferire. Dice di aver imparato dai suoi errori e si scusa ora come aveva già fatto tempo addietro. “Mi dispiace” ha detto il cantante. “Prendo molto seriamente le mie amicizie con persone di culture diverse e mi scuso se ho offeso o ferito qualcuno con il mio comportamento infantile e ingiustificabile”.
Il tabloid britannico The Sun ha pubblicato il video, che risale a cinque anni fa, in cui si vede Justin, che all’epoca aveva 15 anni, raccontare una barzelletta sulle persone di colore usando un epiteto razzista come battuta finale. Prima che lui la pronunciasse c’era qualcuno che gli suggeriva non dire quella parola ma lui ha proseguito ugualmente in mezzo alle risate. “Pensavo che andasse bene ripetere delle parole offensive come battuta, non mi rendevo conto a quel tempo che non era affatto divertente e che in realtà le mie azioni perpetravano l’ignoranza” si legge nella dichiarazione. “Grazie ai miei amici e ai miei familiari ho imparato dai miei errori, sono cresciuto e mi sono scusato per quelle parole sbagliate. Ora questo errore commesso nel passato è diventato pubblico e devo scusarmi ancora una volta con tutte le persone che ho offeso”.
Il video è stato registrato quando la popstar era in ascesa ed è trapelato on line solo ora, dopo che negli ultimi due anni una serie di controversie con legge ha minato l’immagine un tempo perbene del giovane cantante. Nella sua dichiarazione, Bieber inoltre ha aggiunto che “l’ignoranza non deve trovare spazio nella nostra società e spero che la condivisione dei miei sbagli possa impedire ad altri di fare gli stessi errori in futuro”. “Ho pensato a lungo alle parole giuste da dire – ha proseguito – ma credo che la verità sia, come sempre, la via migliore. Ancora una volta, scusatemi”.
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