Stoccolma (Svezia), 9 ott. (LaPresse/AP) – Il premio Nobel 2014 per letteratura è stato assegnato allo scrittore e sceneggiatore francese Patrick Modiano, 69 anni. L’Accademia svedese ha consegnato il premio di 1,1 milioni di dollari a Modiano “per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e scoperto il mondo dell’occupazione (nazista, ndr)”.

Patrick Modiano, francese classe 1945, è nato nel sobborgo parigino di Boulogne-Billancourt da Albert, ebreo francese di origini italiane e Louisa, attrice belga di etnia fiamminga, radici che hanno avuto una forte influenza sulla sua poetica. Si diploma al Liceo Henri IV di Parigi e tra i suoi professori c’è Raymond Queneau, amico della madre, che lo presenterà al suo primo editore, Gallimard.

Dopo il liceo sceglie di non proseguire gli studi. Il suo primo romanzo, ‘La place de l’Etoile’, esce nel 1967, e gli vale il premio Roger Nimier. Nel 1978 vince il prestigioso premio Goncourt con ‘Rue des boutiques obscures’. E’ documentarista per Carlo Ponti e paroliere per Françoise Hardy.

Altre sue opere importanti sono ‘Dora Bruder’ (1978) e ‘Un pedigree’ (2005). I romanzi di Modiano, ambientati quasi tutti nella Parigi occupata dai nazisti, prediligono la figura dello straniero, dell’esule, dell’ebreo, così come le tematiche della memoria, dell’identità e dell’Olocausto, con influenze esistenzialiste e rievocative. Centrale è, spesso, l’ambigua figura del padre, che, arrestato nel 1943, riuscì a sfuggire alla deportazione grazie a oscuri rapporti con i carnefici.

Nel 2012 Modiano ha vinto l‘Austrian State Prize for European Literature. Il suo ultimo romanzo è ‘Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier’ (2014).

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