Torino, 28 nov. (LaPresse) – Lucio Dalla e Marco Alemanno? “Inseparabili”. Così Mario Sesti, regista del documentario ‘Senza Lucio’ presentato oggi al 32esimo Torino Film Festival, descrive il rapporto quasi ventennale tra il cantautore scomparso il 1 marzo 2012 e l’attore, cantante e fotografo italiano. “Nella mia esperienza erano inseparabili – ha spiegato Sesti – nella concretezza del vissuto erano sia amici, sia avevano una relazione di convivenza, con una cura uno per l’altro tipica delle persone che hanno tra di loro un sentimento molto forte, un’attenzione reciproca”. “Inoltre poi – ha aggiunto il regista – erano collaboratori molto stretti. Non c’era aspetto nel lavoro di Dalla, che fosse un disco, una rappresentazione teatrale, la regia di un’opera, o una collaborazione in un piccolo festival di cinema in cui lo invitavo io, che non li vedesse in una stretta forma di collaborazione”. “Tutti coloro che li hanno frequentati hanno percepito il fatto che non amassero che questa cosa venisse definita in una maniera convenzionale. E tutti coloro che li hanno frequentati hanno deciso che era giusto rispettare questo volere”, ha precisato.

Si è associata anche Piera Degli Esposti, attrice ed amica storica di Lucio Dalla, raccontando un episodio. “Una volta li ho salutati dicendo ‘E’ bello vedere che avete una storia una storia insieme’ e Lucio mi ha risposto ‘Ma che dici? Io non avrei mai una storia con una persona con cui lavoro’. Ho pensato che non avrei mai saputo la verità, perché sin da quando era piccolo mi rispondeva come pareva a lui. Per il resto, credo di poter sostenere quello che sostiene Mario: era più forte l’affetto, poi di che natura fosse non era importante”.

Sesti ha quindi riportato l’opinione del religioso Enzo Bianchi, fondatore e attuale priore della Comunità monastica di Bose. “Enzo Bianchi condivide l’impressione che abbiamo avuto io e Piera, che ci fossero delle relazioni profonde e un sentimento autentico, ma che allo stesso tempo – ha concluso il regista – Lucio ma anche Marco tenessero molto alla natura privata della loro relazione”.

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