Dalle inviate Chiara Troiano e Virginia Michetti

Sanremo (Imperia), 15 feb. (LaPresse) – E’ Il Volo, come da pronostico, a trionfare al 65esimo Festival di Sanremo. Ancora prima di poter sentire la canzone, i tre giovani tenori erano dati come favoriti dai bookmakers. E il loro mix fra lirica, musica classica e chitarre elettriche ha convinto il pubblico della kermesse canora. La loro ‘Grande amore’ riesce a superare le altre due finaliste: ‘Fatti avanti amore’ di Nek e ‘Adesso e qui (nostalgico presente) di Malika Ayane, che si sono piazzati rispettivamente secondo e terza. Ai due finalisti, però, arrivano gli altri premi. A Nek quello per il migliore arrangiamento, assegnato dall’orchestra, e quello della sala radio-web. A Malika Ayane va invece il premio della critica Mia Martini, assegnato dalla sala stampa.

L’ultima serata del primo Festival targato Carlo Conti è nettamente segnata dalla gara. Compreso un piccolo intoppo a fine puntata. A causa di un errore della grafica, nella classifica che doveva decretare i tre finalisti, Nek viene dato al nono posto, quindi eliminato. Invece il suo posto era occupato da Nina Zilli, e Nek, almeno in finale, ci arriva. Per Malika è la quarta volta al Festival, la terza nella categoria Campioni dove non è mai riuscita a vincere pur arrivando sul podio. Per Nek è invece solo la seconda volta.

Il resto della serata, fra ospiti e musica, scorre con il ritmo veloce a cui Conti ha abituato il pubblico nelle prime quattro serate. Le tre ‘vallette’, Emma Marrone, Arisa e Rocio Munoz Morales, continuano a rispettare il loro ruolo istituzionale senza nessun guizzo di originalità. Gli ospiti di punta, questa sera, sono GIanna Nannini (che nonostante qualche errore di esecuzione ha conquistato gli applausi del pubblico) l’attore Will Smith, che intona anche qualche nota di ‘Nel blu dipinto di blu’, e il comico Giorgio Panariello. Più convincente di alcuni degli altri comici saliti in questi giorni sul palco, ma anche lui non si risparmia una gaffe e, poco garbatamente, mette l’ex ministra Anna Maria Cancellieri nella ‘lista’ dei politici non belli, a differenza di Boschi, Madia, Carfagna e Gelmini.

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