Roma, 6 mar. (LaPresse) – Applausi a scena aperta al Festival Di Berlino ed un consenso unanime da parte della critica italiana ed internazionale in attesa di partecipare anche al Tribeca Festival. ‘Vergine Giurata’, film di Laura Bispuri con protagonista Alba Rohrwacher, sbarca nelle sale il prossimo 19 marzo. La pellicola racconta la storia di Hana, che per fuggire al destino di moglie e serva imposto alle donne sulle dure montagne dell’Albania si appella alla legge arcaica del ‘Kanun’ che consente alle donne che giurano la loro verginità di imbracciare il fucile e vivere liberamente come un uomo. Hana diventa quindi per tutti Mark, ma qualcosa di vivo pulsa e si agita sotto le sue nuove vesti. E’ così che Mark decide di intraprendere un viaggio a lungo desiderato verso l’Italia, dove percorre un cammino che è passato e presente, maschile femminile, riappropriandosi faticosamente del suo corpo.
“L’applauso alla fine della proiezione non è stato scontato. Abbiamo sentito un estremo calore ed amore verso il film”, racconta in una conferenza stampa alla ‘Casa del Cinema’ di Roma la regista. “La pellicola è tratta da un romanzo che mi è stato consigliato (di Elvira Dones, Feltrinelli lo pubblicherà nuovamente in questi giorni, ndr) e da subito ho visto che mi apparteneva iniziando a lavorare sulla sceneggiatura. E’ stato un lavoro molto lungo, durato anni e fatto con aderenza e fedeltà alla storia, ma con la libertà di cambiare le scene singolarmente”. La regista specifica inoltre di non voler utilizzare il termine film d’autore per il suo lavoro “perché in Italia è un termine che è usato in maniera strana”.
“Laura mi ha fatto leggere la sceneggiatura tre anni e mezzo fa. Mi è sembrata bellissima. Ammiravo già il suo lavoro nei cortometraggi e che proponesse a me di prendere parte a questa storia mi è sembrato un regalo”, le fa eco Alba Rohrwacher, attrice protagonista. “Abbiamo iniziato una collaborazione che è durata anni – prosegue – non nascondo anche di aver avuto dei timori che ho superato con la fiducia di Laura. Ho cercato di costruire un personaggio che fosse in primis credibile”.
Rohrwacher spiega di aver voluto raccontare “un corpo che fosse una prigione. Non volevamo rendere questo personaggio un uomo ma una creatura a metà intrappolata in un corpo dove c’era l’ombra di una donna che questo personaggio nega e cerca di trovare in maniera graduale nel corso del film”. “Anche il lavoro sulla lingua albanese è stato duro. In questo film ho incontrato difficoltà continue ma che in una maniera inaspettata si scioglievano”.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ‘Vergine Giurata’ è un film tutto al femminile. Da questo parte una riflessione di Bispuri sulla posizione delle donne nel cinema e nella società italiana. “E’ un discorso ampio che riguarda tanti ruoli di rappresentanza in cui le donne a livello statistico sono minoritarie. Rispetto al cinema comunque mi sembra che un po’ di miglioramento ci sia. Penso ad Alice, la sorella di Alba (regista di ‘Corpo celeste’ del 2011 e ‘Le meraviglie’ del 2014, ndr), ad esempio. Lentamente sembra che una strada si stia aprendo”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata