Los Angeles (California, Usa), 30 giu. (LaPresse) – Irriconoscibile. Non smette mai di cambiare aspetto Mickey Rourke, ex sex symbol anni ’80 in ‘9 settimane e mezzo’. Invecchiare non è facile, ma per qualcuno è più difficile che per altri, come dimostra l’attore americano, che negli anni si è fatto e disfatto, modificato il proprio corpo e soprattutto il viso, mettendosi nelle mani del chirurgo plastico con una frequenza disastrosa.

Certo la passione per la boxe, nata in adolescenza e coltivata negli anni contemporaneamente alla carriera di attore, non ha aiutato: tra incontri di pugilato e scontri con il bisturi, i lineamenti di Rourke sono totalmente stravolti rispetto a quelli che sfoggiava ai tempi de ‘L’anno del dragone’ diretto da Michael Cimino nel 1985.

Negli ultimi mesi le paparazzate lo mostravano, per usare un eufemismo, sciupato. All’improvviso la nuova trasformazione: fisico nuovamente asciutto, viso “rinfrescato”, i capelli grigi dell’attore 62enne ‘magicamente’ diventati castani con colpi di sole biondi. Una metamorfosi che non passa inosservata e un look che sicuramente lo ringiovanisce rispetto a qualche mese fa, quando andava in giro con i cerotti post rinoplastica e il viso gonfio e invecchiato.

Se c’è qualcosa che però la star di ‘Sin City’ – che secondo il Sunday Times prossimamente dovrebbe impersonare un giocatore di rugby ritirato in un film intitolato ‘Irish Thunder’ – non nasconde sono i muscoli, con il petto tatuato sempre in vista sotto t-shirt con lo scollo a V, felpe con la zip aperta e camicie sbottonate. Un marchio di fabbrica quasi quanto il borsello Louis Vuitton da cui sembra non separarsi mai.

La nuova parte si preannuncia nuovamente molto fisico per l’attore, candidato all’Oscar nel 2008 per il ruolo da protagonista nel drammatico ‘The Wrestler’ di Darren Aronofsky: qualcosa che non è mai stato un problema per Rourke, che raccontava in un’intervista a People come “il fitness mi aiuta a mantenere equilibrata la mia vita ed è un grande sfogo per qualsiasi cosa mi accada. Il mio corpo è anche uno strumento per la mia carriera”. Peccato che Mickey non abbia avuto lo stesso rispetto per la sua faccia.

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