Parigi (Francia), 6 ago. (LaPresse/EFE) – ‘Il suo nome era Jackie’: è questo il titolo di un’esposizione fotografica allestita a Parigi che mostra le fasi della vita di Jacqueline Bouvier, moglie di John Fitzgerald Kennedy e dell’armatore greco Onassis. Centocinquanta foto che ritraggono sfaccettature inedite al grande pubblico. Diretta dal biografo ufficiale dei Kennedy, Frederic Lecompte, contiene materiale inedito sulla first lady, all’ombra del presidente, ricordata non solo per lo stile che ha segnato un’epoca ma era, secondo Lecompte, “una donna istruite, intelligente, ironica e brillante”. Jackie è cresciuta in una famiglia benestante, montava a cavallo fin dalla più tenera età, come immortalato in alcune istantanee, era una brava studentessa e parlava diverse lingue, fra cui un fluente francese.
Durante la sua gioventù a Parigi, nel 1949, ha studiato alla Sorbona, dimostrando predilezione per l’arte, l’architettura, la poesia e l’opera e amava passeggiare tra i dipinti del Louvre.
Quando incontrò John F. Kennedy, nel 1952, secondo il suo biografo, lavorava come giornalista a Washington “alla guida di una cabriolet e fumava due pacchetti di sigarette al giorno”. “Ha sempre voluto essere indipendente”, dice Lecompte a Efe, secondo il quale Jackie non ebbe una buona impressione del presidente, ma in una cena rimase entusiasta della sua retorica e della sua eleganza, scoprendo interessi comuni “per la Storia e per il Monopoli”. Il suo abito da sposa nel 1953 viene presentato in mostra nell’unica copia al mondo.
Durante il suo matrimonio, Jackie ha assistito ad alcuni dei momenti più cruciali della politica americana del XX secolo. Dopo il fallito intervento militare alla Baia dei Porci, per appoggiare la controrivoluzione degli anticastristi: “Kennedy ha letteralmente cominciato a piangere tra le braccia di sua moglie, si sentiva in colpa”, ha detto Lecompte, sottolineando come Jackie fosse un supporto costante per il marito.
In mostra vi sono anche alcune missive con il ministro della Cultura francese dell’epoca, André Malraux, quando Jackie riuscì a portare la Gioconda negli Stati Uniti. Le fotografie evidenziano come cadde in depressione dopo la morte del marito nel 1963, appoggiandosi moralmente sul cognato Bobby, alimentando le voci di una storia d’amore prima dell’incontro con Aristotele Onassis. L’armatore greco “ha avuto un fascino particolare, incarnava la filosofia mediterranea, i colori, la gioia di vivere. Erano davvero innamorati e Onassis è stato un grande padre per i suoi figli”, sottolinea Lecompte. La mostra si protarrà fino al 3 settembre ed è collegata a quella dedicata alla figura del marito e presidente degli Stati Uniti: ‘L’America di Kennedy’.
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