Milano, 26 ott. (LaPresse) – Con Mariana Rodriguez le cose non vanno mai come ti aspetti. Ti trovi davanti questa stanga, con un viso da bambola, un fisico perfetto, gambe lunghissime e – il destino è proprio ingiusto – anche un seno florido, tutti elementi che mostra abbondantemente nei 13 splendidi scatti del suo calendario in allegato al magazine maschile For Men, e pensi che la vostra conversazione possa focalizzarsi solo su make up, gossip e poco altro. Ma ecco che Mariana ti stupisce, parlandoti della tremenda situazione politica del suo Paese, il Venezuela, e un attimo dopo si commuove mentre racconta dei bambini abbandonati che vivono sulle strade di Caracas, che l'hanno portata a desiderare un figlio suo ma, soprattutto, a considerare l'adozione. Dimenticatevi la solita bellona e basta, insomma. E se oltre al corpo ci tiene a svelare soprattutto il carattere – 'voglio dimostrare che ho anche le palle, oltre alle tette', ripete più volte – da passionale sudamericana si tramuta in una statua di sale mentre parla di un'altra Rodriguez, Belen. Che non ha avuto certo parole lusinghiere nei suoi confronti. Mariana accusa il colpo con grande signorilità, fa spallucce, ma non risparmia un commento piccato. Che riguarda una certa 'zia'.
Mariana, ti sei trovata a tuo agio a spogliarti sul set del calendario di For Men o eri imbarazzata?
'Mi piace essere senza vestiti, io a casa mia sono sempre nuda, quindi non è stato un problema. Mi sono trovata a mio agio, perché con Settimio Benedusi, il fotografo che ha scattato, abbiamo già lavorato insieme, quindi c'era confidenza. Abbiamo un bellissimo rapporto. Anche il team era molto bello, la truccatrice, lo stylist, era quasi divertente girare nuda in questa villa meravigliosa, pazzesca. Niente imbarazzo, quindi'.
Che rapporto hai con il tuo corpo?
'Ho un bellissimo rapporto con il mio corpo, mi accetto come sono, perché credo che le mie insicurezze psicologiche le ho vissute più quando ero piccola: ero troppo magra. Anche adesso sono magra, però a 17 anni pesavo 46 kg per un metro e 73. Ero disperata, mangiavo di tutto, ma niente: non ingrassavo. Io piangevo per avere un po' di carne in più, ma adesso ormai mi sono stabilizzata, ho le mie forme e quindi sono contenta. Ma la parte che preferisco in assoluto di me stessa è il mio viso'.
Hai fatto un intervento per ridurre il seno?
'Sì, ma il seno poi mi è ricresciuto ancora. Questa estate mi sono accorta che il mio seno era ancora più grande, infatti la gente mi chiedeva se avevo fatto un intervento per aumentarlo, ma non è così'.
Quale scatto del calendario preferisci e perché?
'L'immagine più forte del calendario è anche la mia preferita. Lo vedrete: sono su una poltrona, con una pellicciaà Quella foto è bellissima da vedere, ne amo anche la geometria. Vorrei fare un quadro di quell'immagine. Tutte le persone che l'hanno vista hanno detto che era molto forte, intensa, ma anche la più bella'.
Se dovessi descriverti con tre aggettivi, quali useresti?
'Sono una ragazza molto lunatica, vivo nel mio mondo. Sono anche molto sensibile, se mi viene da piangere, piango, non me ne vergogno. Poi sono fin troppo materna per i miei gusti, perché sono ancora troppo piccola per pensare a un figlio. Ma mi 'sfogo' con i miei tre nipoti, due di sangue e uno adottato da mio fratello. Con loro ho un bellissimo rapporto. Danesca, la mia prima nipote, l'ho cresciuta io in Venezuela, perché mia sorella doveva andare a lavorare e io rimanevo a casa a cucinare, a farle fare i compitià Sono come un calamita con i bambini e anche con gli animali: vengono sempre da me, li attiro. Sono anche molto sincera, è una bella cosa ma a volte meno, perché dovrei stare zitta ed essere più diplomatica'.
Qual è il tuo difetto più grande?
'Forse sono troppo sincera, che è un pregio e un difetto allo stesso tempo. Odio le bugie'.
Cosa ti ha lasciato l'esperienza in tv di Pechino Express?
'Il fatto che adesso vorrei diventare vegetariana, perché mi hanno fatto mangiare delle cose troppo schifose, come il cervello di scimmia! Scherzi a parte, il bello di questi Paesi è che tutti ti aprono le porte di casa anche se non hanno niente da offrirti, se non un piatto di riso, o un po' di insalata. E' stata un'esperienza forte e faticosa, una sera anche se ero stanchissima non ho dormito perché era pieno di topi, ero a pezzi perché avevo portato lo zaino tutto il giorno. E' stata comunque un'esperienza positiva, ho imparato tante cose. Io ho sempre viaggiato tantissimo perché mia madre ci teneva, voleva che mi confrontassi con altre realtà, perché da noi in Venezuela molte persone vivono nelle favelas. Lì le case sono fatte con cartone, e ci vivevano le mie più care amiche. Mia madre mi diceva di andare a dormire da loro, e poi di invitarle a casa nostra. Era terribile: pioveva ed entrava l'acqua, era difficile vivere lì. C'era povertà pura, però almeno loro avevano l'acqua. Invece, ai confini dell'Asia, come in Birmania, l'acqua ti costa molto di più della Coca Cola, perché manca. I ragazzini si lavavano nelle pozzanghere, insieme ai maiali, alla spazzatura, nel fango'.
E l'esperienza con Carlo Conti a Si può fare!?
'Anche quella è stata forte, ma rispetto a Pechino è una cosa molto diversa: dovevo imparare un mestiere che queste persone fanno da tanti anni, e in tre giorni era difficile. Io chiedevo: 'Ma io come faccio a fare questo esercizio?', loro rispondevano 'Lo devi fare e basta'. La cosa più traumatizzante è stato il pattinaggio in pedana: quando ho finito ho visto la mia manager Paola Benegas dietro le quinte che piangeva e diceva 'Ma tu sei pazza, potevi anche non farlo!'. Io ho risposto che non dovevo dimostrare di avere le tette, ma le palle!'.
Al cinema hai recitato in Ma tu di che segno sei di Neri Parenti. Com'è andata sul set?
Avevo intorno una quantità di gente assurda, e io proprio la prima scena ho dimenticato tutto il dialogo. Così, sparito nel nulla: che figura! Sentivo così tanta pressione da parte di tutti, che sono crollata e sono scoppiata a piangere: mi avevano dato una grande opportunità e io non ricordavo nulla. Continuavo a dire 'Perdonami, Neri'. Le altre scene le ricordavo tutte e suggerivo anche agli altri attori che cosa dire. Scherzavo dicendo 'Non hai studiato ieri sera?'. Alla fine è andata bene, è stato divertente, io avevo solo i fogli con le mie parti ma il cast mi ha regalato l'intero copione con le firme di ogni singola persona che ha lavorato al film, da Neri alla produzione, e a tutta la troupe. È stata proprio una bella sorpresa, non me l'aspettavo'.
Ora che li hai sperimentati entrambi, nel tuo futuro vedi più il cinema o la televisione?
'Io credo che un giorno, quando sarò più grande, mi vedrò meglio al cinema. Sono molto spiritosa, però ho tante cose dentro che voglio mostrare. Siccome sono anche molto sentimentale, mi piacerebbe sperimentare qualcosa di nuovo, di forte, un ruolo più impegnativo. In tv mi piacerebbe avere un programma comico, voi forse non lo sapete, ma oltre a essere sexy sono anche buffa'.
Hai un mito televisivo o cinematografico, qualcuno di cui ti piacerebbe seguire le orme?
'Sì, Anna Magnani. Lei trasmetteva tante sensazioni solo con gli occhi, lo sguardo. Adoro la sua espressività, era un'attrice pazzesca. Ho letto anche tante sue interviste e mi dicevo 'Amo questa donna, ha veramente le palle'. Lei mi piace tantissimo, è l'attrice italiana che preferisco. Anche Sofia Loren è bellissima, ma preferisco la Magnani'.
Sei ancora fidanzata con il modello Filippo Di Renzo?
'Sì, siamo insieme da tre mesi. Sono molto felice, contenta e serena. Ci siamo conosciuti su Instagram. Lui fa il mio stesso mestiere, è modello e attore, e poi fa anche lo stuntman. Lavora in Thailandia e Indonesia. Prima abitava lì, ma da quando mi ha conosciuto la sua vita è cambiata, perché lui sa che questo è il mio momento in Italia e io non posso andarmene e lasciare tutto. Quindi lui si trasferirà a Milano, stiamo cercando casa. Ma la maggior parte del suo lavoro è ancora nel sud est asiatico e io stessa gli ho detto che, se deve partire, può andare tranquillamente. Filippo ha origini italiane, ma è nato in Belgio. Lui è super solare, è vita per me.
Quando l'ho conosciuto io ero single da un anno e mezzo, corteggiata da uomini famosi, ragazzi bellissimi, modelli, ma niente, nessuno mi attraeva. Erano tutti mosci. Cercavo qualcosa in più. Ho visto lui e mi sono innamorata, appena l'ho visto ho pensato 'questo è l'uomo della mia vita'.
Ma l'approccio come è avvenuto?
'Lui metteva 'mi piace' alle mie foto su Instagram. Io mi trovavo in Messico in quel momento. Ho cominciato a guardare il suo profilo, i suoi video avevano così tanta solarità che sono impazzita per lui.
Dopo sei mesi è venuto in Italia per un mese, e anche se io ero impegnatissima in quel periodo mi sono detta 'Devo conoscere quest'uomo, non posso farlo andare via'. Così ho staccato due giorni, sono andata in Abruzzo da lui, dove ha una bellissima casa con i vigneti. Sono dovuta tornare a Milano dopo due giorni, ho lavorato e sono ripartita subito per l'Abruzzo. Siamo andati in vacanza in Honduras, a Tenerife, in Calabria, mi accompagna a fare le serateà Una settimana fa sono andata anche a conoscere sue mamma, l'unica della famiglia che non avevo ancora conosciuto perché vive in Belgio. E' stato un incontro bellissimo. E ho scoperto perché lui è così: la sua mamma è amore puro, io adoro mia suocera. Facciamo il tifo l'una per l'altra'.
Sogni dei figli in futuro o ancora non senti questo desiderio?
'Io vorrei tanto partorire un figlio e adottarne quattro, averne cinque in tutto. Per me 'madre' è chi cresce, non chi partorisce. I figli non sono nostri, crescono e vanno via, quindi ho bisogno anche di tanti nipotini intorno a me. Sarebbe questa la mia felicità. E' sempre stato così, anche quando non ero fidanzata dicevo sempre di volere una famiglia numerosa. In Venezuela ci sono tantissimi bambini per strada, di 7,8 anni, che già si drogano: respirano la colla, si stordiscono e non sentono più la fame. Sono magrissimi, sporchi, per questo voglio adottare alcuni di loro'.
La tua famiglia vive ancora in Venezuela. Che rapporto hai con loro?
'Bellissimo. Ho un fratello, Leandro, di 42 anni, e una sorella, Dayana, di 38. Io sono stato uno 'sbaglio' (ride, ndr). Mi hanno chiamata Mariana, un mix tra Mario e Ana, ovvero il nome di mio padre e di mia madre. Vivono tutti in Venezuela. Mia mamma non è mai venuta in Italia, perché noi latinoamericani abbiamo dei problemi a venire qui, avere i visti non è facile. Io vivo in Italia da cinque anni. Mia mamma è una persona di campagna, per lei venire qui sarebbe difficoltoso, in aeroporto da sola non saprebbe dove andare, poi i poliziotti venezuelani sono abbastanza stronzi. Io sono la festaiola della famiglia. Mi dicono sempre che, quando non ci sono, si sente troppo la mancanza, mi faccio sentire. La gente pensa che lo faccio apposta, ma io sono così fin da piccola, anche quando sono a casa da sola. In questi cinque anni sono tornata in Venezuela al massimo due settimane, ma ora sono due anni che non torno più'.
Perché?
'Perché in Venezuela c'è una situazione politica molto difficile, gravissima. Per dare un'idea, adesso non c'è nemmeno la carta igienica. E ho detto tutto. Non c'è nulla, neppure il cibo, nemmeno se hai i soldi per andare a comprare le cose. Non c'è niente nei negozi. Io mando la spesa in Venezuela. Un'amica mi ha chiamato dicendomi che la situazione era talmente grave che sua mamma, non trovando più il detersivo per lavare i vestiti, ha usato lo shampoo in lavatrice. Tutto questo grazie a Maduro, il nostro presidente. Lui era un autista di autobus, ecco chi è il nostro presidente, un uomo che non ha mai studiato niente e non sa neanche parlare, è solo un ignorante. Ch vez prima di morire l'ha messo al suo posto. Ecco come distruggere un Paese'.
La situazione del tuo Paese appare davvero gravissima.
'Purtroppo lo è. Faccio un altro esempio. L'ultimo numero del documento d'identità segnala il giorno in cui puoi andare a fare la spesa. Se hai, per esempio, il numero 1, puoi andare solo lunedì a comprare e puoi prendere solo una cosa per persona. Ecco perché io spedisco le cose alla mia famiglia, sperando che arrivino ma soprattutto sperando che lascino passare il pacco, perché c'è così tanta corruzione che anche gli stessi militari, quando sei in aeroporto, ti dicono che devi consegnare loro dollari o euro, altrimenti ti fanno perdere l'aereo. I militari, capite a che livello siamo arrivati? La mia migliore amica, a cui io regalato il biglietto per venire a trovarmi in Italia, dal Venezuela si era portata solo 100 dollari.
Non aveva altro. Con i problemi di droga che ci sono, una militare le ha detto che avrebbe mostrato al suo superiore foto di feci di altre persone, che contenevano droga, per accusare lei e non farla passare.
A quel punto, lei ha dovuto lasciare per forza ai militari i suoi cento dollari, altrimenti, oltre a farle perdere l'aereo, l'avrebbero pure accusata. Era disperata, io ero arrabbiatissima. E cose così succedono tutti i giorni. La vita vale meno di un telefonino, a livello di delinquenza è disastroso. Ci sono gli stessi morti che in Iraq, ma la differenza è che in Iraq c'è una guerra, da noi no'.
Sei sudamericana, fai Rodriguez di cognome. Impossibile non pensare a un'altra sudamericana con lo stesso cognome, Belen. Lei, parlando di te, ha dichiarato che sei il suo clone. E ha detto: 'Le copie non sono mai belle e la gente ricorda sempre l'originale. È come comprare una borsa finta'. Come vuoi rispondere a questo commento?
'Non è stata molto gentile, ma siamo donne, e sappiamo essere anche molto stronze. Quando una persona arriva a una certa fama, poi pensa di avere il mondo ai suoi piedi, e si rischia di diventare un po' arroganti.. lei ormai ha 31 anni, ha una famiglia, una carriera bellissima, chiunque avrebbe voluto fare il suo percorso. Però la copia di lei proprio non voglio esserlo, anzi, che Dio mi scampi e liberi dall'essere come lei! E' strano che se la prenda con me, che ho dieci anni meno di lei, ma io ho sempre desiderato il meglio per le altre, anche per lei stessa. Io le auguro di essere la Carrà della situazione, che ha avuto un successo pazzesco. Ma queste sono cose banali: io ho altri problemi nella mia vita, come quelli che ho raccontato del mio Paese. A me di Belen non importa, poteva fare una bella figura a stare zitta. E poi lo sappiamo benissimo, e lei più di tutti, come funziona il gossip. Non è che io ho preso un giornale e ho scritto 'Rodriguez contro Rodriguez', è stato un gioco di qualche giornalista. Lei questi meccanismi dovrebbe conoscerli meglio di tutti. Diciamo che con quel commento non si è comportata da signora nei miei confronti'.
E tu hai risposto?
'E' vero che anche io mi chiamo Rodriguez, ma cosa c'entra? Io sto cominciando la mia carriera, e anche molto pacificamente, perché non ho nulla contro nessuno. Questa vicenda mi ha lasciato senza parole.
Non ho nulla da aggiungere, solo che abbiamo dieci anni di differenza e lei potrebbe essere mia zia'.