Brescia, 15 nov. (LaPresse) – E’ morta stamattina a Brescia, a 83 anni, Moira Orfei, conosciuta da tutti come ‘la regina del circo’ italiano. Lo ha annunciato tramite un comunicato lo stesso Circo Orfei. “Moira ci lascia in serenità e circondata dall’amore dei familiari, in questa mattina di novembre nella sua bellissima e celebre casa mobile – si legge nella nota – Il Circo Orfei che Moira, insieme al marito Walter Nones ha guidato facendo divertire intere generazioni, per volontà dello stesso, dei figli e dei nipoti andrà avanti per continuare la tradizione in onore della più grande icona circense”.
Figlia d’arte (suo padre era Riccardo Orfei, celebre clown, e la madre era Violetta Arata, anche lei nota protagonista del mondo del Circo), fin da piccola famosa per la sua bellezza mediterranea (“Per fare pubblicità al circo, mio zio Orlando usava me e le mie due cugine – raccontò lei in un’intervista – Tutta la gente veniva dietro a me. Così si è venuto a sapere che c’era questa ragazza bella e mora”), ha fondato ‘Il circo di Moira Orfei’ nel 1960, vestendo con abilità i ruoli di cavallerizza, trapezista, acrobata e addestratrice di diversi animali, dai leoni alle colombe. All’attività circense affianca anche quella cinematografica, forse meno conosciuta, che la rese interprete di ben quaranta film, tra i quali ricordiamo ‘Signore & signori’, ‘Vacanze di Natale ’90’, ‘Casanova ’70’ insieme a Marcello Mastroianni (“Mastroianni mi ha fatto una corte fine, elegante”, confessò lei una volta) e ‘Profumo di donna’ con Vittorio Gassmann. “Il cinema mi annoiava – ha raccontato la donna in passato – Però ho fatto ben 47 film. Con Fellini, Gassman, Nino Manfredi, Tognazzi, Vianello e Totò che mi voleva regalare un appartamento”.
Dal marito Walter Nones, a sua volta impresario circense ed ex domatore, ha avuto i figli Stefano e Lara, che l’hanno resa nonna di tre nipoti.
Quello di Moira era un personaggio inconfondibile e la sua celebre ‘cofana’ corvina, l’acconciatura che porta fin da giovanissima (fu Dino De Laurentiis a consigliarle di raccogliere i capelli in un turbante e a chiamarsi Moira), era riconoscibile da tutti, anche dai non addetti ai lavori. E adesso questo simbolo del circo mancherà non solo alla sua famiglia, ma anche a grandi e piccini, che sognano di vivere, anche solo per una sera, l’immutabile magia che si cela dietro l’inconfondibile tendone a righe gialle e nere.
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