L'attore de 'I soliti idioti' è uno dei conduttori del programma di Radio2 'I sociopatici'

Il palco dell'Ariston lo conosce bene, Fabrizio Biggio: l'anno scorso, insieme a Francesco Mandelli, ha debuttato al Festival di Sanremo con il brano 'Vita d'inferno', che si è piazzato al 20esimo posto. Oltre a essere attore, produttore e conduttore televisivo, il membro della coppia artistica de 'I soliti idioti' (sempre insieme a Mandelli) in questi giorni veste anche il ruolo di conduttore radiofonico, con Andrea Delogu e Francesco Taddeucci, del programma di Radio2 'I sociopatici', che va in onda in occasione del Festival proprio da Sanremo.

Fabrizio, perché hanno scelto te per condurre il programma radio 'I Sociopatici'?

Non so perché abbiano scelto me per condurre 'I sociopatici', ovvero i malati di social network, perché io non ho né Facebook, né Twitter. Non ho niente. Sono proprio la controparte, ovvero quello che cerca di capire perché tutti stanno diventando sociopatici. Il mondo finirà per colpa dei social network.

Fabrizio, che ricordi hai del tuo esordio sul palco dell'Ariston l'anno scorso?

Ricordo l'emozione: so che tutti lo dicono, ma è vero. A Sanremo c'è quel clima di interrogazione a scuola. In quei giorni al Festival ho rivissuto quell'emozione, perché a Sanremo sei giudicato. Sei davvero sotto esame. E ti chiedi sempre i giornali, il giorno dopo, chissà che cosa diranno di te… C'è davvero una forte emozione. Poi è un palco particolare, che vedevo fin da piccolo insieme ai miei genitori. Con Francesco (Mandelli, ndr), poco prima di salire sul placo ci siamo guardati. Saliva? Finita. Gambe? Molli. Perfetto, andiamo.

Che consiglio ti senti di dare a chi affronta per la prima volta, come Clementino e le Nuove Proposte per esempio, un palco che fa così paura?

Caro Clementino e care Nuove Proposte, quando arrivate a Sanremo avete intorno discografici, giornalisti, vi sembra tutto serio, molto pesante. C'è davvero una grande pressione. Ma voi mettetevi a pensare: io sono a Sanremo, su un palco, mi volete lasciare divertire? Ai soldi pensate voi, io voglio pensare solo a divertirmi. Dovete godervi il momento, perché forse non tornerà mai più. Se lo vivete male, è andato. Pensare a interviste e vendere è il loro lavoro, il vostro è quello di cantare. A Sanremo se non ti diverti, il pubblico percepisce l'ansia, quindi vivetela con leggerezza, soprattutto perché è un palco leggero.

Hai già sentito le canzoni in gara? E che artista apprezzi tra i Big?

Non ho sentito nessuna canzone in gara, ma fin da quando sono ragazzo e c'era Elio (e le storie Tese, ndr) a Sanremo, tifavo gli Elii, quindi sicuramente loro sono tra i miei preferiti. E poi ci sono anche degli amici come Lorenzo Fragola, i Dear Jack, Alessio Bernabei, che ho conosciuto l'anno scorso e sono affezionato anche a loro, quindi spero che gli vada bene. Ma una delle mie preferite in assoluto è Dolcenera, l'adoro, la trovo un'artista pazzesca, che ha qualcosa dentro e quando canta 'ti arriva', come dicono a X Factor.

Un parere, da maschietto, su Madalina Ghenea.

Su Madalina Ghenea posso dare uno scoop: io l'ho baciata. Davvero, non è uno scherzo. E su Youtube c'è anche il filmato. Madalina era la protagonista del primo film de 'I soliti idioti': lei faceva la modella che io dovevo concupire: c'era una scena in cui ci baciavamo. La scena termina con lei che si avvicina, a occhi chiusi, per baciarmi… Ma poi è finita con lo 'Stop!' del regista, senza nessun margine di trasporto. Però ora posso dire di aver baciato la Ghenea.

Dacci un commento sull'altra co-conduttrice, la comica Virginia Raffaele.

Su di lei dico solo una cosa: quando le persone ti fanno ridere, hai sempre un senso di grande gratitudine verso di loro. E lei mi fa ridere, perciò grazie, Virginia.

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