La vicenda dei detenuti scappati dal carcere Rebibbia riporta alla mente numerose pellicole

Due detenuti fuggono dal carcere romano di Rebibbia nel più classico dei modi: segano le sbarre della cella e si calano giù con delle lenzuola annodate, come nelle rocambolesche evasioni dei film. La fuga dal carcere è un tema preso e ripreso dal cinema nel corso degli anni, che spesso trae ispirazione proprio da fatti realmente accaduti, come nel memorabile 'Fuga da Alcatraz' del 1979, che racconta, partendo dall'omonimo romanzo di J.Campbell Bruce, la vera storia dell'evasione di tre detenuti del 1962. Spesso nel cinema, però, i protagonisti dietro le sbarre sono innocenti che fanno "di tutto per vivere o per morire" come diceva Tim Robbins nei panni di Andy Dufresne, ingiustamente detenuto ne 'Le ali della libertà'.

La pianificazione di un'evasione impossibile da un carcere di massima sicurezza è una traccia affrontata sul grande schermo soprattutto tra gli anni Sessanta e Ottanta. Negli ultimi decenni, invece, le grandi fughe hanno assunto contorni più futuristici e distopici, come in 'Fuga da Absolom' (1994) o 'Escape plan- Fuga dall'inferno' (2013).

FUGA DI MEZZANOTTE. In una rapida carrellata di film sull'evasione carceraria ispirati alla vita reale o a soggetti romanzati, non può mancare 'Fuga di mezzanotte' (1978). La pellicola di Alan Parker evoca il brutale universo carcerario della Turchia, narrando la storia realmente vissuta da uno studente universitario Billy Hayes, arrestato per possesso di droga. Il giovane riesce a evadere dopo torture e violenze, facendosi portare in infermeria, dove indossa una divisa e fugge dalla prigione.

LA GRANDE FUGA. Sul grande schermo coraggio e destrezza sono gli strumenti necessari da cui dipende il ritorno alla libertà. Ne 'La grande fuga', diretto da John Sturges nel 1963 il piano fuga è al centro del film fin dai primi minuti. Tratto da una storia vera, il pilota australiano Paul Brickhill viene catturato e internato in un campo di concentramento tedesco. Fin dal primo giorno, insieme a un gruppo di prigionieri inglesi, mette a punto svariati tentativi di fuga, mai coronati da successo. Senza arrendersi il gruppo escogita un ultimo piano per fuggire che vedrà l'evasione di 76 persone con un carrellino sottoterra.

PAPILLON. L'evasione sullo schermo si gioca su costrizione e liberazione. Prigionieri vessati che tentano l'impossibile per guadagnarsi la libertà. 'Papillon' è un film del 1973 interpretato da Steve McQueen e Dustin Hoffman. Incarcerato nella Guyana Francese per un omicidio mai commesso, Henri Charrière, detto 'Papillon' per una farfalla tatuata sul torace, non si dà pace e studia continui piani di fuga.

FUGA DA ALCATRAZ. La pellicola di Don Siegel con l'interpretazione di Clint Eastwood è diventato il film cult del genere. Girato proprio all'interno di Alcatraz 16 anni dopo la sua chiusura nel 1963, racconta la storia vera della fuga di tre detenuti, avvenuta l'11 giugno 1962. La Fortezza di Alcatraz circondata dal mare era un carcere di massima sicurezza e sembrava impossibile ipotizzare una fuga. "Se si infrangono le regole della società si va in prigione, se si infrangono le regole delle prigioni ti mandano da noi". Così nel film il direttore del carcere aveva detto ai detenuti. L'impenitente rapinatore Frank Morris (Clint Eastwood) riesce però nell'intento: con l'aiuto di due compagni architetta un piano che sfrutta l'indebolimento dei muri della prigione a causa della salsedine marina e raggiunge la terra ferma con una rudimentale zattera.

LE ALI DELLA LIBERTA'. Più la vessazione dei prigionieri è crudele più la libertà è agognata e sospirata anche dagli spettatori. 'Le ali della libertà', film diretto da Frank Darabont, tratto dal romanzo di Steven King, con Tim Robbins e Morgan Freeman è considerato uno dei cento film più belli di tutti i tempi. Nonostante proclami la sua innocenza, Andy Dufresne, è condannato dell'omicidio della moglie e rinchiuso in carcere. Nella storia si susseguono violenze e torture fino alla mirabolante fuga attraverso un buco nel muro, scavato per anni.

10 SECONDI PER FUGGIRE. La fuga più clamorosa che si ricordi nelle evasioni da film è quella di '10 secondi per fuggire'. Pellicola diretta da Tom Gries nel 1975 che vanta un finale sorprendente: un elicottero atterra nel cortile del penitenziario messicano, mentre tutti sono dall'altra parte del carcere, e si porta via il protagonista.

 

 

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