Il nuovo lavoro di Stash & Co arriva a due anni da 'Out', che ha venduto ben 200mila copie

Tatuaggi, piercing e ciuffi laccatissimi. Ma stavolta i The Kolors indossano l'abito delle grandi occasioni, con giacca, camicia e cravatta, per presentare il loro nuovo album 'You'. Il lavoro arriva a due anni dall'ultimo: 'Out' ha venduto 200mila copie e il singolo di punta 'Everytime' è stato un tormentone per mesi, anche grazie alla pubblicità di un operatore telefonico che ha impedito al pubblico di dimenticarsene. In quel caso, il successo era stato traghettato dalla partecipazione di Stash & Co ad 'Amici'. Adesso, dopo un lungo periodo di assenza, sulla carta sembrerebbe difficile riconquistare il pubblico. Ma i The Kolors non si spaventano e tornano alla grande: saranno distribuiti 100mila dischi, un'operazione mastodontica in un mercato discografico in fase di stallo. Per di più, si tratta di un disco con alcune particolarità: la più evidente è quella di avere un progetto grafico molto definito. A curarlo è stato Sergio Pappalettera che ha scelto per la copertina uno sfondo rosa con sopra un occhio. Il motivo per cui uno dei grandi nomi della visual art si è prestato al progetto è presto detto: "Parlare di 100mila copie, per me vuol dire tornare a quando la musica vendeva tantissimo. Ho pensato che un oggetto di questo genere potesse diventare un'icona".  Anche la scelta dell'occhio come simbolo ha un motivo e a spiegarlo è il cantante Stash: "Ci siamo resi conto che siamo sempre più condizionati dal web. Così in questo disco abbiamo pensato ad una osservazione orwelliana della realtà. All'interno c'è la denuncia e anche l'invito alla ribellione. 'You' riassume questo concetto".

Non solo immagine, però. Musicalmente l'album dei The Kolors segna una crescita. Si sente che negli ultimi due anni i tre ragazzi napoletani hanno lavorato sul suono. Il gruppo ha mantenuto tutte le sue peculiarità, ma forse ha trovato la chiave di lettura giusta per attirare il pubblico: "Ormai ognuno si crea il suo album, per esempio scegliendo la playlist su Spotify. E' una cosa che facciamo anche noi. Per questo nel nostro disco non c'è un genere o un suono unico". Senza perdere la propria identità, i The Kolors non hanno paura di prendere a piene mani dalla musica con cui sono cresciuti e che li ha ispirati. Nell'album si può ritrovare il sound dei Police, dei Pink Floyd, di Michael Jackson e così via.

Il gruppo che arriva dalla tv, ha scelto però la strada più complicata per approdare al secondo album. "Non esiste una regola  – spiega Stash – ma se si analizza il percorso post talent, di solito consiste nello sfornare quanta più roba possibile, altrimenti il pubblico si dimentica di te. Noi, invece, abbiamo voluto scrivere e non prendere canzoni di altri autori. Volevamo fare la nostra musica, ci siamo chiusi in studio. Non scredito quel modo di approfittare della notorietà, ma noi abbiamo preferito fare così".

Dopo l'uscita dell'album, per i The Kolors ci saranno l'instore tour e otto date live estive di riscaldamento. La tournée vera e propria partirà solo ad ottobre. Ecco perché sembra sfumare la possibilità di vedere Stash seduto fra i giudici di 'X Factor', anche se il suo nome era dato fra i papabili. Il cantante, però, non esclude una sua futura partecipazione: "Sarebbe una bella esperienza, ma non ci ho mai veramente pensato. Ora abbiamo tanto da lavorare". Però un sogno per il futuro c'è: portare la loro musica oltre i confini italiani. Ascoltando il disco, l'impresa sembra possibile: a oggi i The Kolors sono l'unico gruppo italiano che fa un tipo di pop in grado di uscire da casa nostra e di conquistare una fetta di mercato fino ad ora inesplorata.

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