Primo rapper a vincere il prestigioso premio per la musica, l'artista elogia Jay-Z, Eminem, Snoop Dogg e lo scomparso Tupac Shakur

Kendrick Lamar lo ha promesso: resisterà al compiacimento e resterà creativo, anche dopo essere stato il primo rapper a vincere il Premio Pulitzer per la musica per il suo ultimo lavoro 'DAMN'. Il 31enne ha detto a Vanity Fair che, in realtà, ogni buona notizia lo "spinge a fare di più e meglio". "Non voglio compiacermi – ha spiegato -. Se chiedi a dieci persone cosa farebbero se avessero vinto il Pulitzer, sette ti risponderanno che appoggerebbero i piedi sulla scrivania. Ma questo, a me, farebbe sentire di avere raggiunto l'apice a 30 anni e non mi farebbe sentire affatto bene".

Secondo Lamar, il Pulitzer sarebbe dovuto andare ad un esponente dell'hip hop già molto tempo fa e ha elogiato il talento di rapper più anziani come Jay-Z, Eminem, Snoop Dogg e lo scomparso Tupac Shakur. "C'è voluto molto tempo prima che persone, fuori dalla nostra comunità e cultura, ci accettassero, perché vedessero le nostre non solo come canzoni ma riconoscessero che dentro ci sono dolore, ferite, storie vere", ha raccontato nell'intervista. 
 

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