Un periodo cruciale che ha come estremi temporali gli anni dell'immediato dopoguerra e quelli della rinascita nazionale
È tempo di Modernariato! Appuntamento in edicola con il numero di agosto di "Antiquariato" – il mensile di Cairo Editore diretto da Michele Bonuomo – dedicato interamente agli Anni Quaranta e Cinquanta del Novecento.
"Un numero da collezione, quello che proponiamo questo mese, per attraversare gli Anni '40 e '50. Anni in cui si assiste a un dibattito accesissimo che portò al rinnovamento della pittura e della scultura e all'affermazione di un design di massa che seppe coniugare in maniera eccellente qualità funzionali, industriali e artistiche – dichiara Michele Bonuomo, da una decade alla guida della rivista più prestigiosa di settore – Uno spirito nuovo attraversò tutti gli ambiti creativi, dando forma a uno stile, a un gusto e a una produzione oggi ampiamente storicizzati e sempre più apprezzati e ricercati dal collezionismo internazionale".
Un periodo cruciale che ha come estremi temporali gli anni dell'immediato dopoguerra – caratterizzati dall'azzeramento dei linguaggi autarchici, che nel decennio precedente avevano marcato la produzione delle arti maggiori e minori e del gusto tout court – e quelli della rinascita nazionale contraddistinti, a loro volta, da una profonda volontà di riscatto e da una creatività nuova, ottimistica e in dialogo con il mondo. I suoi maestri furono, per citarne solo alcuni, Gio Ponti, Carlo Scarpa, Carlo Mollino, Ettore Sottsass, Ico Parisi, Osvaldo Borsani, Marco Zanuso.
Gli approfondimenti del numero monografico di "Antiquariato":
– Il mobile, dalle produzioni realizzate in collaborazione con artigiani e artisti, all’industrializzazione più sviluppata. Tra gli autori trattati: Borsani, Ponti, Mollino, Parisi e Fornasetti.
– Le ceramiche, dalle lavorazioni più legate alla tradizione di Guido Andlovitz e Giovanni Gariboldi, alle ‘invenzioni’ di Melotti, Fontana e Leoncillo.
– La pittura, i maggiori artisti dei due decenni, dal Realismo all’Astrattismo, all’Informale, con le opere dei protagonisti che resero uniche queste correnti: Guttuso, Afro, Tancredi, Vedova, Burri.
– La scultura, dai cavalieri di Marino Marini alle opere ritmiche ed evanescenti di Fausto Melotti, all’Astrattismo di Pietro Consagra e Francesco Somaini.
– Gli interni, Casa Ponti, l’appartamento milanese del grande designer, è un autentico manifesto dello stile abitativo e della creatività di quegli anni.
– Le automobili italiane e straniere, il successo del mercato automobilistico con le vetture che hanno fatto la storia: dalla Fiat Cinquecento alla Lancia Aurelia per arrivare alla Ferrari, dalla Jaguar alla Mercedes.
– Gli arazzi italiani e francesi, nel periodo postbellico l’arazzeria rinasce grazie all’attività di artisti che progettano appositamente per la tessitura, da Lurçat a Sironi, da Gromaire a Fornasetti.
– Luci d’autore, le lampade da tavolo e da sospensione dei maggiori designer, da Lelii a Sottsass, da Ingrand a Sarfatti.
– L’arte vetraria, capolavori in vetro realizzati per le maggiori fornaci muranesi da Scarpa a Bianconi, da Venini a Martens.
– I bijoux stranieri e italiani, dal boom statunitense con Trifari, Coro, Eisenberg e Miriam Haskell, alla rinascita francese e italiana postbellica con creazioni di Chanel e Coppola e Toppo.
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