Dopo la strega Malefica, il piccolo Mowgli, Belle e la Bestia, un altro celebre personaggio Disney lascia il mondo animato per essere catapultato in un live action. A sette anni di distanza dall’ultimo lungometraggio che la Disney ha dedicato a Winnie the Pooh, l’orsetto e gli altri animali di pezza nati dalla penna di A. A. Milne tornano al cinema con un film tutto nuovo: Ritorno al Bosco dei 100 Acri.
Come molti film della serie, anche questo ruota intorno a Christopher Robin, che però non è più un bambino. A interpretarlo è il quarantasettenne Ewan McGregor, mentre Winnie The Pooh e i suoi amici sono animati per la prima in CGI con lo scopo di riprodurre l'aspetto di veri peluche e renderli il più possibile credibili nel mondo reale.
Ritorno al Bosco dei 100 Acri riprende il filo dall'ultima scena del più famoso dei cartoni animati dedicati all'orsacchiotto, Le avventure di Winnie the Pooh, del 1977. Il bambino che gioca con Pooh, Ih-Oh, Pimpi, Tigro e tutti gli altri amici de bosco dei 100 acri sta crescendo: deve partire, andare in collegio e iniziare il suo percorso verso l'età adulta. Christopher Robin sa che non avrà più tanto tempo per giocare, ma promette ai pupazzi di non dimenticarsi mai di loro.
Il tempo però passa, Christopher studia, entra nell'esercito, si trova un lavoro, si sposa e diventa padre di una bambina. Le responsabilità lo opprimono e lui si dimentica cosa vuol dire giocare e passare del tempo in allegria con gli amici e la famiglia. Ewan McGregor interpreta un impiegato oberato dal lavoro che non ha tempo per altro al di fuori delle sue mansioni e che è talmente distante da quelli che ama da rischiare di perderli. È in questo momento che dal passato torna Winnie The Pooh a ricordargli ciò che nella vita è più importante.
L'intervista a Winnie The Pooh, Ih-Oh, Tigro e Pimpi