Il leader dei Thegiornalisti Tommaso Paradiso si confida a Rolling Stone in vista dell'uscita di 'Love', il nuovo disco della band romana, che sarà disponibile dal 21 settembre. "Il disco si chiama Love, così come la canzone principale. La parola inglese è così universale, così pop, così estrema per il mio vocabolario precedente. Mi sarei ucciso da solo. Questa parola per me rappresenta la risposta a tutto: all'odio, ai tempi in cui viviamo, la risposta al veleno, a quello che passa sui social network", dice Paradiso nell'intervista al mensile, che dedica al frontman della band italiana rivelazione degli ultimi anni la copertina del numero in edicola dal 6 settembre. "Prima mi incazzavo, rosicavo – prosegue il cantante – Poi, come reazione a tutto questo l'unica risposta sensata che mi viene da dare è davvero quella dell'amore, alla Bud Spencer & Terence Hill, 'Porgi l'altra guancia'. Io la vedo la gente che è ancora buona, che si emoziona, che si vuole bene, che aiuta la vecchietta".
L'intervista si snoda tra anticipazioni e racconti su quel puzzle di romanticismo autobiografico che è l'album Love, tra la serenità ritrovata nella vita privata, il senso di responsabilità che Tommaso sente di avere come personaggio pubblico e l'immancabile Vasco, il mito che TommasoParadiso dichiara di non volere incontrare – "È bello così che rimanga solo nel mio immaginario di cose stupende", spiega parlando del rocker di Zocca il leader dei Thegiornalisti. "Più che moralista, credo nell'educazione – prosegue Paradiso – È un principio che mi è molto a cuore: l'educazione comportamentale e sentimentale. Come i filosofi della morale che educavano l'anima, da Socrate, fino a Rousseau. Il linguaggio è fondamentale. Il politico deve educare il cittadino, e non fomentarlo con il populismo da quattro soldi. Noi siamo popolari. Essere popolari è un conto, essere populisti un altro. Soprattutto quando c'è tensione nel Paese, dovresti veicolarla nel modo giusto".